IL “BARATTO AMMINISTRATIVO” FINITO NEL DIMENTICATOIO
Troppo distratta da polemiche, campagne elettorali, tentativi di fare quadrare il bilancio, dare dimostrazione di cambiamento da una parte e tentare di dimostrare che sapevano fare meglio dall’altra, la politica saccense si dimentica di alcuni strumenti importanti e innovativi per amministrare meglio e soddisfare i bisogni della cittadinanza.
Il cosiddetto “baratto amministrativo”, cioè la possibilità del cittadini di occuparsi di beni pubblici attraverso agevolazioni tributarie, il cui regolamento è stato approvato dal consiglio comunale di Sciacca all’unanimità nel febbraio del 2016, è finito nel dimenticatorio.
Qualcuno ha informato i contribuenti saccensi (si parla solo dei morosi, erroneamente definiti evasori) che il baratto amministrativo è in vigore. Gli uffici comunali hanno predisposto la procedura che consente ai cittadini di presentare domanda per ottenere le agevolazioni riguardanti il pagamento dei tributi comunali con la forma del baratto amministrativo, ovvero prestazioni d’opera in lavori di pubblica utilità fino a compensazione delle imposte dovute ?
Alcuni Comuni sono già operativi, altri hanno pubblicato l’avviso pubblico. Oltre ai singoli cittadini, possono beneficiare della misura anche associazioni o altre formazioni sociali in possesso dei requisiti previsti dal regolamento. Gli uffici comunali predisporranno poi un’apposita graduatoria degli aventi diritto.
Il baratto amministrativo può dare un’opportunità per venire incontro alle esigenze delle fasce sociali più deboli e alle difficoltà di tanti nel pagamento delle imposte comunali attraverso una controprestazione.
Di baratto amministrativo si parlava spesso a Sciacca prima dell’approvazione del regolamento, ad insistere di più era stato il consigliere comunale ed ex sindaco Mario Turturuci, ma anche alcuni comitati di quartiere. Poi, dopo il varo del regolamento, il silenzio. La politica si inceppa quando oltre che a parole può aiutare i cittadini con i fatti.