RIFIUTI, ECCO I DEBITI (2017) DEI COMUNI NEI CONFRONTI DELLA SOGEIR
Ci sono aspetti siciliani che difficilmente un “italiano” può comprendere. Ci sono gli stessi aspetti che neanche un siciliano riesce a comprendere. E’ questa la sostanza di una terra piena di contraddizioni, piena di inefficienze che eruttano senza sosta dal vulcano della burocrazia, della politica mediocre.
Inefficienze che si radicano nel tessuto sociale e che vengono assimilate fino a diventare normalità, fino a diventare dissetanti come un bicchiere di acqua fresca in una giornata afosa. Una di queste è l’emergenza rifiuti. L’emergenza significa il sorgere di una circostanza imprevista. Da noi, invece, c’è il dono della perpetuità, motivo per cui l’emergenza si trasforma in costanza, fino alla normalità. Vivere l’emergenza significa vivere nella normalità. Come normale è la vicenda dell’emergenza rifiuti.
La maggior parte delle volte abbiamo vissuto l’emergenza rifiuti per questioni di soldi, di mancati pagamenti. Si è messa su una catena che non si spezza e dura da anni.
I 19 Comuni che fanno parte del territorio gestito dalla Sogeir (in liquidazione) non pagano le fatture emesse dalla Sogeir, o le pagano con molto ritardo e dopo che si minaccia lo sciopero o lo stop della raccolta dei rifiuti. E’ ovvio che se i Comuni non pagano, la Sogeir non può avere liquidità. A sua volta, la Sogeir non può pagare i fornitori che, giustamente, non forniscono più i loro servizi. Dalla benzina, alle manutenzione dei mezzi, ai fornitori che erogano il servizio di compostaggio, tritovagliatura, noleggiano mezzi per la raccolta dei rifiuti.
Fornitori che spesso entrano in difficoltà e devono far fronte alle pressioni delle banche, devono pagare i dipendenti, devono pagare i loro fornitori. Ciò che è uno scandalo è che chi ha amministrato la Sogeir Spa (prima di essere posta in liquidazione e anche durante) ha consentito uno stato di cose che non trovano giustificazione. Lo stato delle cose consiste che pur vantando ingenti crediti dai Comuni, chi ha avuto e ha responsabilità in Sogeir Spa non ha mai portato avanti azioni decisive, anche con l’ausilio delle vie giudiziarie.
Ciò che rende basiti è che il Commissario liquidatore della Sogeir Spa, pur avendo i poteri conferiti dalla Regione, non nomina i commissari ad acta che si insediano nei Comuni morosi per liquidare i crediti vantati. E’ scandaloso che abbia ricevuto il mandato di nominare i commissari ad acta nei Comuni morosi per riscuotere e non l’abbia fatto.
Negli anni, sin dalla costituzione della Sogeir Spa, si è creata una sorta di connivenza a questo stato di cose che lascia trasparire una catena inossidabile. E si continua con le farse, con le messe in scena di teatrini i cui copioni ormai sono imparati a memoria dai cittadini. Cittadini che non si ribellano a rappresentazioni di basso profilo, ma alzano gli occhi al cielo come se fosse solo un amaro destino calato su un’amara terra. Dovrebbero chiedere conto ai sindaci che li amministrano, farli arrossire, pretendere da loro di vivere in un paese dove venga garantita alta l’attenzione alla questione igienico-sanitaria. Dovrebbero pretendere servizi di qualità che garantiscono il decoro di una vita normale.
Altro punto dolente è constatare che il Commissario liquidatore della Sogeir Spa, Salvatore Gueli, continui ad ascoltare chiacchiere da parte di sindaci morosi, i quali promettono di mettersi in regola con i conti per poi, a riunione terminata, comportarsi seguendo il solito copione che, sinceramente, farebbe apparire Pinocchio come un dilettante.
Non è giusto che i cittadini sono costretti a vivere tra cumuli di rifiuti sol perché tanti sindaci non pagano la Sogeir. Nell’emergenza dei giorni scorsi, ancora non pienamente smaltita, è intervenuto anche il neo presidente della SRR, Santo Sabella, la società che ha competenza sulla regolamentazione del servizio inerente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, per sollecitare ancora una volta i sindaci ad attuare una linea costante con i pagamenti delle fatture emesse dalla Sogeir.
La soluzione ideata dall’assessore Paolo Mandracchia ci sembra giusta e determinata: aver convinto la ditta Catanzaro, proprietaria della discarica di Siculiana, a consentire che i rifiuti siano conferiti in quel sito a condizione che il pagamento sia effettuato direttamente dai Comuni, scavalcando, di fatto, la Sogeir. Importi che poi i Comuni defalcheranno dalle spettanze chieste dalla Sogeir.
I Comuni che non pagheranno non avranno la possibilità di conferire in discarica i rifiuti. Chi vuol vivere tra il degrado, tra i rifiuti, in condizioni malsane, lo faccia, ma sappiano i cittadini che la compagnia della monnezza è merito dei loro amministratori che non rispettano gli obblighi contrattuali.
Poi ci sono i debiti dei comuni per anni precedenti il 2017. Il quadro dei debiti dei Comuni verso la Sogeir è un muro di gomma. Ci sono Comuni che devono ingenti somme. Questo è un ulteriore scandalo.
Intanto, riportiamo gli importi che i Comuni devono alla Sogeir. Si riferiscono al 2017 e non comprendono il mese di settembre.
Alessandria della Rocca € 10.000
Bivona € 23.000
Burgio € 10.000
Calamonaci € 4.000
Caltabellotta € 6.000
Cattolica € 38.000
Cianciana € 10.000
Menfi € 30.000
Montevago € 3.000
Sambuca di Sicilia € 4.000
Santa margherita 6.000
Lucca Sicula € 12.000
Santo Stefano Quisquina € 22.000
Ribera € 40.000
San Biagio Platani € 9 000
Sciacca 280.000 (settembre 2017 € 150.000)
Villafranca Sicula € 6.000
Per un totale di € 530.000