MIGRANTI, LA COSTA SACCENSE ORMAI META DI APPRODI. LE FOTO DELLE BARCHE USATE NEGLI ULTIMI 3 SBARCHI

Non è più un caso, un episodio isolato. Gli sbarchi sulla costa compresa tra Piana Grande e San Marco sono diventati costanti negli ultimi giorni. Sono imbarcazioni piccole, tra i cinque e sei metri, fatta eccezione per il barcone approdato davanti la foce del fiume Verdura che è di circa 10 metri.

I natanti sotto i sette metri montavano motori di circa 10 cavalli. In condizioni di mare calmo possono effettuare la traversata salpando da Tunisi. Dalla Libia, si sa, le partenze dei barconi sono state bloccate. Non è escluso, tuttavia, che i piccoli natanti possono essere caricati a bordo di imbarcazioni più grandi e poi messi in acqua a poche miglia dalla costa. Appare, tuttavia, strano che su una piccola imbarcazione siano stati trovate taniche di benzina per circa 200 litri. Una quantità spropositata per la traversata con un motore di 10 cavalli.

Stamane sono approdati a Renella una trentina di migranti, ben equipaggiati di giubbotti, cappellini e scarpe. Elementi questi, che non si riscontrano tra i migranti costretti a lunghe ed estenuanti fatiche per attraversare il deserto e giungere in Libia.

Il fenomeno è ormai da tenere costantemente sotto controllo, visto che gli sbarchi hanno una cadenza costante.

Nella foto (tutte del Corrieredisciacca.it) principale il natante approdato stamattina, verso le 7:30 a Renella.

Qui sopra, i due natanti usati per lo sbarco al largo della costa saccense lo scorso 28 settembre, nel pomeriggio. Di mattina era avvenuto lo sbarco davanti alla spiaggia del Verdura. Questi due natanti furono intercettati dalla Guardia Costiera a 20 miglia dalla costa saccense poiché erano in avaria. I migranti furono poi trasferiti a Porto Empedocle.

Resti di indumenti, salvagente, scatolette di tonno, buste di latte.

 

 

Le due foto, qui sopra, si riferiscono al barcone approdato di fronte la foce del fiume Verdura lo scorso 28 settembre. A bordo c’erano 97 migranti. Furono trasbordati sui mezzi del Circomare di Sciacca e della Capitaneria di Porto Empedocle e fatti approdare a Sciacca. Poi, con due pullman furono trasferiti a Porto Empedocle.

Filippo Cardinale


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