TENTO’ DI UCCIDERE LA MOGLIE, PENA DEFINITIVA PER ACCURSIO AMATO
La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso avanzato dagli avvocati Mauro Tirnetta e Paolo Puccio. Per il saccense cinquantacinquenne Accursio Amato la pena a 6 anni di reclusione diventa definitiva.
Accursio Amato, dopo un litigio con la moglie, aveva infierito su di lei provocandole ferite con un taglierino. I difensori hanno puntato sulla riqualificazione del tentato omicidio in lesioni e all’assoluzione dalla violenza nei confronti della moglie. Se fosse stata accolta tale tesi, per Amato ci sarebbe stata una riduzione della pena. In primo grado, a Sciacca, nel processo con rito abbreviato che prevede un terzo di sconto della pena, Amato subì la condanna a sei anni, poi confermata in Appello.
Il saccense, che lavorava al Comune di Sciacca, il prossimo 20 novembre si troverà davanti il giudice del Lavoro del Tribunale di Sciacca. Il giudice deve pronunciarsi sul licenziamento di Amato.
Il fatto accadde a Sciacca il 15 dicembre del 2014. Amato, subito dopo il fatto si rifugiò al cimitero, dove svolgeva il suo lavoro di Lsu. I poliziotti lo trovarono ferito con lo stesso temperino che aveva usato contro la moglie.