IL PRONTO SOCCORSO DA “CODICE ROSSO”, VANNO VIA DUE MEDICI

Mentre l’Asp di Agrigento perde tempo, mentre il PD imposta la campagna per le elezioni regionali di novembre e affigge manifesti con “ospedali e pronto soccorso migliori”, l’Asp di Trapani mette a posto tutte le caselle che riguardano le risorse umane, medici e infermieri. E in tale contesto, il Pronto Soccorso di Sciacca perde due validi medici  e rimane in una situazione da codice rosso.

La beffa è che l’Asp di Trapani “prende” validi medici dall’ospedale di Sciacca. Nelle fattispecie, l’Asp di Trapani fa scorrere la graduatoria di un concorso svoltosi 8 anni fa. Vincitrice di concorso, nella graduatoria, c’è la dottoressa Rosalinda Impastato che dal prossimo 1 ottobre presterà servizio al Pronto Soccorso di Castelvetrano. Finalmente di ruolo e senza mortificanti contratti semestrali, come fino ad ora è capitato qui Sciacca.

La dottoressa Rosalinda Impastato, che presta servizio al Pronto Soccorso, è un medico di alto valore professionale e umano. Molto conosciuta e apprezzata, al centro della sua attività di medico ha sempre posto il rapporto umano col paziente, mai considerato “un numero”, nonostante i ritmi impietosi che si svolgono al Pronto Soccorso di Sciacca, menomato da una cronica carenza di personale.

Altro valente medico che lascia il Pronto Soccorso per assumere l’incarico in quello di Castelvetrano (vincitore di concorso) è il dottore Ezio Ferraro.

Se l’unità di emergenza e urgenza riesce a primeggiare è solo merito del personale medico e infermieristico che fa salti mortali con sacrifici assurdi.

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur. E mentre nella nostra provincia di discute, di promette, si preannunzia, nella provincia di Trapani si esprimono fatti. Al Pronto Soccorso di Sciacca, oggi sono sei i medici che fanno i turni, più uno. Dal primo di ottobre ci sarà un valido medico in meno. L’Asp di Agrigento ha perso ancora una volta e la struttura ospedaliera saccense si aggrava sempre più per la carenza di personale.

Filippo Cardinale