STAZZONE, OCCUPAZIONE ABUSIVA STRADA PUBBLICA: 5 INDAGATI

Stretta allo Stazzone, specie nella parte dell’ex mulino dove è sorto un complesso residenziale e sulla parte sud, quella che guarda il mare, sono stati aperti numerosi bar. Un’occupazione del suolo pubblico che riguarda l’intera carreggiata e lo spartitraffico. La stazione dei carabinieri di Sciacca, in sinergia con il Circomare di Sciacca, ha effettuato approfonditi controlli.

Accertamenti che si sono conclusi con la denuncia di cinque esercenti per occupazione abusiva del suolo pubblico. Ma andiamo per ordine.

ACCERTAMENTI PER VERIFICARE LA PROPRIETA’ DELLA SEDE STRADALE. Carabinieri e Circomare, attraverso verifiche anche con l’assessorato regionale Territorio e Ambiente, hanno accertato che la proprietà stradale (utilizzata dagli esercenti per la collocazione di tavoli, divani, sedie, piante e vasi con palme e altro per ampliare la propria attività) è del Demanio marittimo. Addirittura, il Demanio aveva dato in concessione la zona al Comune di Sciacca per consentire l’urbanizzazione con la realizzazione della strada a doppia corsia. Il Comune per un periodo di tempo pagava regolarmente l’affitto, poi non lo fece più, motivo per il quale la stessa concessione è decaduta.

5 DENUNCIATI PER OCCUPAZIONE ABUSIVA DEL SUOLO PUBBLICO. Le indagini da parte della stazione dei carabinieri di Sciacca scaturiscono dalle numerose lamentele e contenziosi dei residenti causati da rumori provocati dai locali. Ma non solo questo. L’occupazione di un’intera carreggiata e dello spartitraffico, con il collocamento di gazebo, tavoli, sedie, divani,vasi con palme e altri accessori che consentivano ai titolari dei bar di ampliare abusivamente lo spazio della loro attività, metteva a repentaglio la sicurezza delle persone. Come è noto, lo Stazzone, specie nel periodo estivo, è frequentatissimo, in modo particolare dai giovani. Nella zona entrata nel mirino degli investigatori, oltre all’occupazione abusiva della carreggiata, vengono posteggiati centinaia di motorini con la conseguenza che si forma un vero e proprio imbuto alla circolazione, rendendo anche difficile l’accesso ai mezzi di soccorso.

Ai cinque esercenti è stato contestato il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale. Lo spazio occupato abusivamente è stato stimato in circa 900 metri quadrati.

UN’OCCUPAZIONE DIVENUTA CONSUETUDINE.  L’attività dei militari dell’Arma e del Circomare ha fatto fatto luce su una situazione che si protrae nel tempo e diventata una normalità, una consuetudine. Ma è proprio per il ripristino della legalità, che l’azione investigativa è iniziata.

CONTROLLI CHE CONTINUERANNO. L’attività posta in essere dalla stazione dei carabinieri di Sciacca non trova sosta. Non si tratta di un’azione sporadica, ma il segno evidente di attività che avrà continuità nel tempo e in altre zone della città. Un’attività che ha come obiettivo il rispetto delle regole.

ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE. Conclusa la fase degli accertamenti e denunciati gli esercenti oggetto dell’attività investigativa, spetta all’assessorato regionale Territorio e Ambiente emettere l’ordine di ripristino della zona e lasciare sgombra la strada che per anni è stata distolta dalla sua originaria funzione.