EX CHIESA SANTA MARGHERITA,TETTO PERICOLANTE. GLI INTERVENTI A CARICO DELL’ASP

Parte del tetto dell’ex chiesa Santa Margherita è seriamente pericolante. Ieri mattina è stato effettuato il sopralluogo tecnico voluto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento. Ricordiamo, ma è ben visibile, che il monumento è stato chiuso per ragioni di sicurezza.  All’incontro di ieri erano presenti oltre all’architetto Bernardo Agrò, dirigente responsabile della sezione per i Beni Architettonici, Storici e Artistici, il sindaco Francesca Valenti e l’assessore Gioacchino Settecasi e i funzionari dell’ASP.

L’ex chiesa di Santa Margherita “ha avuto un’evoluzione in quest’ultimo periodo sia in termini di evoluzione del degrado strutturale che da un punto di vista di un uso non sempre corretto con le  regole che dettano il rispetto e il decoro dei Beni Culturali”, è stato fatto notare.

L’azione intrapresa dalla Soprintendenza certamente è volta “a mettere a fuoco i valori della nostra città e dunque l’uso consapevole dei Beni Culturali che porta certamente ad una ricchezza e a una messa in valore delle cose di sciacca”.

Una metodica che ha già avuto esito con altre iniziative quali, ad esempio, la valorizzazione della chiesa di San Nicolò avvenuta   attraverso la realizzazione dell’allestimento della mostra delle croci dipinte e dunque realizzando di suo uno spazio espositivo.

La metodica risulta convincente e si è esplicata anche in altri luoghi della provincia come Licata con la chiesa di San Francesco riaperta dopo 21 anni e Naro con il barocco della chiesa di San Salvatore che stata riportata allo splendore attraverso un lavoro di importante di restauro conservativo. “L’auspicio è che continui anche nella nostra città il dialogo intrapreso”.

Il sindaco Francesca Valenti ha condiviso e dato la sua piena disponibilità a redigere  un progetto di fruizione che sia compatibile “con la ricchezza e l’importanza che riveste la chiesa di Santa Margherita. Ciò porterà certamente un grandissimo vantaggio in termini di immagine, presentandosi così ai fruitori ai viaggiatori e ai turisti che affollano i nostri luoghi costituendo il progetto santa margherita  un progetto credibile e moderno”, spiega il dirigente della Soprintendenza.

INTERVENTI URGENTI La soprintendenza di Agrigento ha voluto in questi anni puntare l’attenzione e soprattutto segnalare la necessità di interventi urgenti per il restauro conservativo e la messa in sicurezza di alcune parti della chiesa che sono state  rilevate nell’ultimo periodo. Il lavoro di monitoraggio della sezione per i beni architettonici ha rilevato la necessità di intervenire con opere urgenti sui guasti che si sono evidenziati in corrispondenza dell’abside sulla struttura del tetto di copertura. Dette opere devono essere realizzate con procedura di urgenza dall’ASP di Agrigento e saranno guidate dalla sezione tecnica soprintendenza di Agrigento.

TESORI CUSTODITI NELL’EX CHIESA. La Chiesa particolare esempio di architettura nobile del 500  è ricca di opere d’arte e di opere architettoniche di pregio. E su questi punti che  sono  state rilevate inoltre” l’importanza culturale rappresentata dalle opere d’arte presenti all’interno quali affreschi del Portaluni sculture della scuola del Gagini e dipinti del Testone e Blasco.

INTERVENTI PER TUTELARE LE PREZIOSE OPERE Anche per questo grande patrimonio sarà avviato un processo di messa in sicurezza e restauro conservativo necessario e indispensabile così come segnalato da tempo dalla soprintendenza gli enti proprietari.

Il sopralluogo di ieri ha assunto un preciso impegno di intervento celere. La soprintendenza guiderà i restauri per una riapertura che si prevede in tempi brevi, dopo che saranno definite e messe in atto le interlocuzioni avviate.

INTERVENTI PER RIAPRIRE L’EX CHIESA Il monumento potrà essere riaperto collocando dei dissuasori nella zona dell’abside, la cui posizione sarà stabilita dalla Soprintendenza. Per quanto riguarda la parte interna dell’Aula, le opere d’arte dovranno subire interventi di manutenzione e di restauro conservativo. Il Comune si impegna a interventi di manutenzione   ordinaria e di sistemazione interna mirati al giusto decoro ed uso del bene monumentale.

(Nella foto principale, cerchiata in rosso la parte del tetto pericolante)


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