DISSERVIZI OCULISTICA, L’ASP RISPONDE ALLE LAMENTELE

Giorni fa, il Tribunale per i diritti del Malato ha inviato una lettera alla direzione generale dell’Asp di Agrigento raccogliendo e segnalando lamentele degli utenti. Le lamentele si riferivano al reparto di Oculistica. Segnalazioni che abbiamo colto noi del Corriere di Sciacca, pubblicando un articolo.

L’Asp di Agrigento, tramite l’Ufficio Stampa, replica a quanto denunciato dal TDM.

“L’Unità operativa complessa di Oculistica del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca registra un notevole flusso d’utenza con oltre venticinquemila prestazioni erogate su base annuale. Gli standard qualitativi e quantitativi dei servizi offerti  risultano caratterizzati da parametri di assoluta efficienza e funzionalità”, scrive l’Asp.

“Nonostante la mole di attività giornaliere le linee operative del reparto – afferma il dottor Charles Anthony Martorana, responsabile dell’unità – sono costantemente rivolte al miglioramento della performance globale ed in questo senso i suggerimenti di enti ed istituzioni come il Tribunale dei diritti del malato di Sciacca appaiono utili e costruttivi. Nondimeno, in riferimento ad alcune recenti contestazioni, si sottolinea che la gestione delle visite pre e post operatorie non può certamente definirsi ‘cattiva’ così come è stata etichettata dal TDM”.

Il tempo medio per una visita di controllo a seguito di un intervento è di circa cinque minuti, è precisato nella nota dovendo il medico “eseguire solo il controllo del segmento anteriore e posteriore e fornire eventuali indicazioni sulla cura. Sale a quindici minuti, invece, il lasso previsto per una visita in ambulatorio generale e per una pre-visita chirurgica.

“In questo secondo caso, dopo l’instillazione delle gocce per dilatare la pupilla, si effettua un nuovo esame dopo un ragionevole tempo d’attesa. Risulta ovvio che esistono degli adempimenti che valgono per tutte le unità ospedaliere (legati all’apertura di una cartella clinica oppure a procedure come il pagamento ticket o la vidimazione delle ricette) che implicano un aumento delle attese ma queste, chiaramente, non sono riconducibili strettamente all’attività del reparto di oculistica”.

La gestione del controllo post operatorio non è di certo un aspetto banale o routinario; gli appuntamenti, suddivisi in cinque fasce con almeno venti persone al giorno, richiedono circa mezz’ora e, tutt’al più, possono essere rallentati da eventuali emergenze da pronto soccorso.

“In ogni caso, in tutti questi anni d’attività – continua Martorana – si è riusciti a non mandar mai via un paziente rimandando le prestazioni né sono stati rinviati gli interventi. Quanto all’esame del campo visivo, va detto che, sia per un guasto sopravvenuto all’apparecchiatura OCT, oggi superato, e sia per effetto di un’astensione dal lavoro per gravidanza di un’ortottista, il servizio ha subito uno stop. Sono oggi in itinere le procedure per una sua pronta riattivazione”.