Il comitato per la gestione dell’acqua pubblica Inter.Co.PA ha inviato un esposto contro l’Ati (Assemblea Territoriale Idrica) alla Procura della Repubblica di Agrigento e alla Corte dei conti per mancato accesso agli atti.

Nonostante sia stato richiesto accesso agli atti per i Canoni di Concessione ai sensi dell’art. 19 della convenzione stipulata con la Girgenti Acque, dopo oltre 45 giorni l’associazione non avrebbe ricevuto nulla. La richiesta è stata inoltrata il 13 maggio scorso e reiterata il 31 maggio a seguito di più specifiche indicazioni da parte della stessa ATI degli atti richiesti.

“La richiesta si è resa necessaria – spiega il coordinatore Franco Zammuto – per comprendere come mai la Girgenti Acque ha proceduto, dal 2007 ad oggi, ad adeguare i canoni e le tariffe da caricare in bolletta secondo i parametri stabiliti dall’AEGEESI e dall’inflazione, mentre il canone di concessione non è mai stati adeguato agli stessi”. Inoltre, Inter.Co.PA, ravvisa molte perplessità sull’utilizzo di queste somme rispetto alla loro ragion d’essere e alla loro destinazione finale. Non è superfluo far sapere che Inter.Co.PA si affida a professionisti in grado di suffragare le proprie ragioni e valutare che il danno arrecato, dal 2007 ad oggi è all’incirca di 1.600.000,00.

“Sospettiamo – continua Zammuto – che la strategia dell’ATI, dal momento in cui si è insediata nel giugno del 2016, sia volta principalmente alla riduzione delle tariffe oltre che ad un patto di non belligeranza con i diciassette comuni che non hanno consegnato le acque a Girgenti Acque piuttosto che a verificare se l’attività del gestore, in questi dieci anni, abbia realmente creato disservizi e inadempienze come manifestato dai circa 350mila cittadini dis/serviti dal gestore che in più circostanze hanno protestato e contestato i loro servizi resi e per le tariffe applicate”.

Intercopa rileva che l’ATI, fino ad oggi ha disatteso la disposizione di oltre cinque mesi fa dell’Assessore Regionale Contrafatto di costituire il Comitato Tecnico, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 19/2015, che ha il compito entro 30 giorni dall’insediamento di verificare e trasmettere una relazione al Presidente della Regione se esistono ragioni per procedere alla “risoluzione” della Convenzione stipulata nel 2007″.

E infine: “Non comprendiamo come mai l’ATI non abbia ancora deciso se costituirsi parte civile alla richiesta della Procura di Agrigento di rinvio a giudizio di Girgenti Acque accusata di truffa e falso per avere “taroccatto” le tariffe 2012-2016 causando un danno stimato in 20milioni di euro. E per concludere con i sospetti – conclude Zammuto – il comitato Inter.Co.PA attende da quando si è stipulato lo statuto dell’ATI di Agrigento di vedere accolta la richiesta di calare nello statuto la costituzione di un Comitato Tecnico permanente alla stregua dell’art. 12 della L.R. 19/2015, come ci era stato promesso”.


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