A SCIACCA CAPITA CHE…
Capita che viene annunziata l’istituzione della Zona a Traffico Limitato. Capita che, visto che è stata ufficializzata ed iniziata già lo scorso venerdì, si decida di organizzare uno dei quei intrattenimenti da parte di privati esercenti anche per tamponare il vuoto del programma dell’estate saccense. Capita che la stessa sera che organizzi lo spettacolo, la Ztl salta, fa il singhiozzo, fa la ballerina.
Capita allora che la band è costretta a suonare tra smog, traffico caotico in corso Vittorio Emanuele, clacson, gente che passeggia, avventori che bevono un drink ascoltando la band tra un via vai di auto e rumore.
Capita che, a causa della ballerina Ztl, chi ha organizzato la serata, consapevole della limitazione del traffico, debba sostenere costi per la band col risultato inverso da quello sperato.
Capita a Sciacca, capita in piena estate, capita nel centro storico sempre più deserto. Capita che tutto viene sconvolto senza preavviso. Anche le abitudini cambiano di botto. E mentre si punta sul centro storico come calamita per attrarre residenti e turisti, il flusso di giovani, e meno, si sposta nei lidi balneari che, di sera fino all’alba, si trasformano in discoteche, in pub.
E’ difficile Sciacca da capire, da gestire. E’ difficile amalgamare le esigenze di chi vuole la Ztl, di chi non la vuole, di chi la vuole in certi orari, di chi la vuole tutto il giorno. E’ difficile governare questa città quando si tenta di amalgamare tante scuole di pensiero. E’ difficile operare quando le regole non valgono per tutte e vi sono zone franche, zone grigie. E’ assai difficile operare in condizioni nelle quali si formano sacche di concorrenza sleale frutto di libertinaggio.
Il centro storico è deserto, lo sarà meno nei dieci giorni che portano al Ferragosto. Lo scorso anno cominciò a popolarsi il 4 agosto. Non basta qualche spettacolino. C’è un tema da analizzare, da comprendere, da risolvere. Altrimenti il centro storico diventa il luogo ideale per branchi di randagi che possono vagabondare indisturbati e senza il rumore dell’uomo.
Non è una questione che nasce da qualche giorno, è una questione che già si trascina da qualche anno. Da far subito, invece, è affrontare la tematica e assumere scelte efficaci. Altrimenti le parole continueranno a volteggiare nell’aria, come le foglie in autunno.
Filippo Cardinale