INCHIESTA ASSENTEISMO RIBERA, IPASVI: “CON IL 118 NON E’ INTERRUZIONE PUBBLICO SERVIZIO”
La sede provinciale della Federazione Italiana Collegi Infermieri (Ipasvi) interviene oggi sull’inchiesta antiassenteismo della Finanza all’ospedale di Ribera.
Il presidente provinciale, Salvatore Occhipinti, ritiene opportuno fare delle precisazioni, soprattutto attorno al clamore mediatico sull’ episodio del 118, che rischia di mettere in ombra l’operato svolto da infermieri, autisti soccorritori e medici del servizio.
Ci riferiamo al filmato che documenta operatori 118 fermi da un fruttivendolo, mentre la Gdf ha riferito che erano in servizio di reperibilità.
“Chi ha sbagliato è giusto che paghi – dice Occhipinti – e noi siamo pronti ad esercitare il nostro ruolo istituzionale con eventuali provvedimenti disciplinari”. Ma, precisa: “Il servizio 118 non è un servizio di pronta disponibilità ma un servizio di guardia attiva 24 ore su 24. Non conosco gli atti dell’inchiesta ma parlare di interruzione di pubblico servizio mi sembra davvero troppo. Si configura tale reato se l’equipaggio del 118 a fronte di una chiamata della Centrale Operativa (il nostro 118 risponde alla Centrale Operativa di Caltanissetta), non è pronto a partire per i soccorsi sanitari richiesti perché impegnato in faccende personali. Il personale del 118 che si ferma a comprare da mangiare con il telefono pronto a rispondere alla chiamate della centrale operativa – continua – ed è altrettanto pronto a mettersi in ambulanza ed essere immediatamente operativo. Di sicuro – conclude il presidente provinciale Ipasvi – non commette nessuna interruzione di servizio. Spero che presto sia fatta chiarezza sull’intera vicenda in modo da discolpare o definire eventuali responsabilità”.
Giuseppe Recca