SCOPPIA LA PACE NEL PD…IN ATTESA DELLE PROVINCIALI
Prima hanno combattuto, poi si sono seduti accanto come amici davanti due calici di prosecco al bar. E’ questa la politica, con le sue sfaccettature, con le sue aspirazioni, sorprese, delusioni, attese.
Premettiamo che tra Pasquale Montalbano e Simone Di Paola non è esistito uno scontro diretto costruiti su fatti caratteriali. I due politici locali sono oggetto dello scontro tutto dentro il PD, tra l’area ancorata a personaggi storici come Capodicasa-Panepinto, e l’altra all’idea della rottamazione o dei coraggiosi. Insomma, quell’area del PD che fa riferimento al nuovo, a Renzi.
Gli accordi della coalizione che ha sostenuto il sindaco Francesca Valenti prevedevano la chiusura del cerchio assegnando al PD la presidenza del Consiglio comunale e un assessore. L’assessore c’è stato sin dal momento della prima designazione, cioè Gioacchino Settecasi, mentre la presidenza del Consiglio comunale ha rappresentato il teatro bellico su cui le anime del PD si sono scontrate duramente.
Si sono scontrate due scuole di pensiero: quella che voleva alla presidenza del Consiglio comunale un uomo di esperienza, che è stato presente a petto a bella vista per difendere il PD dai periodi più grigi della sua storia. Il profilo era quello di Simone Di Paola.
L’altra scuola di pensiero, invece, ha confidato sul pallottoliere. Cioè, la presidenza del Consiglio comunale spetta al consigliere comunale della lista PD che ha ottenuto più voti. Il profilo è di Pasquale Montalbano.
Ambedue i politici, sia Pasquale Montalbano che Simone Di Paola hanno curricula di tutto rispetto. Ma non è sulle persone che vengono poste le osservazioni, ma su una questione che tocca direttamente una parte del PD che, certamente, non rappresenta il nuovo, appunto quella di Capodicasa-Panepinto.
Alla fine, ha vinto la logica della vecchia classe politica che ancora detta la sua. Pasquale Montalbano è stato eletto presidente del Consiglio comunale, mentre a Simone Di Paola è stata promessa la Presidenza dell’ex Provincia, visto che si tornerà a votare alla vecchia maniera.
Con la differenza, che uno è già presidente, l’altro chissà. A volte, basta una promessa per mettere a posto le cose.
Fatto sta che è toccato proprio Simone Di Paola, ieri sera, prendere la parola in aula è annunziare la proposta del centrosinistra unito e ritrovato: “il nostro candidato alla presidenza del Consiglio comunale è Pasquale Montalbano”. Così fu.
Simone Di Paola ha fatto un passo indietro, pensando a quello che i compagni gli faranno fare alle prossime elezioni provinciali. C’è una frase che evitiamo di riportare per intero per una questione di nostro bon ton, ma a proposito di compagni…
Simone Di Paola ha dimostrato di essere un uomo di squadra, di partito. Vedremo più avanti se è destinato, pure lui, ad essere vittima di una politica che se ne frega dello stile chi di ci mette la faccia e la preparazione.
Filippo Cardinale