ENZO MARINELLO E PANEPINTO (E 4 SINDACI) A PROCESSO PER ABUSO D’UFFICIO AGGRAVATO

La vicenda riguarda il conferimento dell’incarico a Vincenzo Marinello di responsabile del settore finanziario dell’Unione dei Comuni. Titolo che fu considerato poi per la nomina a presidente della SRR

La prima udienza del processo per abuso d’ufficio aggravato si celebrerà a Sciacca il 27 settembre prossimo dinnanzi il collegio giudicante. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico.

La vicenda risale al 9 e all’11 novembre del 2013 ed ebbe luogo a Cianciana, sede dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo e riguarda la delibera della Giunta dell’Unione n. 19 del 9 novembre 2013. Atto amministrativo con cui veniva conferito a Vincenzo Marinello l’incarico di responsabile del settore finanziario dell’Unione dei Comuni anzidetti.

Ad essere processati sono:

Vincenzo Marinello (47 anni di Sciacca), attuale presidente della Sogeir Impianti e presidente della SRR, la società che si occupa su gli aspetti organizzativi della raccolta dei rifiuti, nonché liquidatore della Sogeir,società che fino a pochi mesi fa si occupava della raccolta dei rifiuti in 17 Comuni. E’ difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro

Giovanni Panepinto (56 anni di Bivona), sindaco di Bivona e deputato regionale del Pd, difeso dall’avvocato  Antonino Augello del foro di Sciacca;

Alfonso Frisco (53 anni, di Alessandria della Rocca), sindaco di Alessandria della Rocca e presidente della Giunta dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo, difeso dagli avvocato Alberto Marolda del Foro di Palermo e Michele Monteleone, del Foro di Sciacca.

Santo Alfano (61 anni di Cianciana), sindaco di Cianciana, difeso dall’avvocato Alberto Marolda, Foro di Palermo e Michele Monteleone, del Foro di Sciacca.

Filippo Bartolomeo (di anni 54 di San Biagio Platani), sindaco di San Biagio Platani all’epoca dei fatti, poi dimessosi, difeso dagli avvocati Alberto Marolda, Foro di Palermo, e Antonino Gaziano del Foro di Agrigento;

Francesco Cacciatore (di anni 46 di Santo Stefano Quisquina), sindaco di Santo Stefano di Quisquina, difeso

dagli avvocati Alberto Marolda e Michele Monteleone del Foro di Sciacca;

Salvatore Re (di anni 65 di Cianciana), difeso di fiducia dall’avvocato Michele Barbera, segretario e dirigente del settore amministrativo dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo.

Per tutti, l’imputazione è di abuso d’ufficio aggravato. Frisco, Panepinto, Alfano, Bartolomeo e Cacciatore nella loro qualità di componenti della giunta dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo (Frisco è anche presidente dell’Unione). Salvatore Re quale segretario e dirigente del settore amministrativo dell’Unione.

La Procura della Repubblica di Sciacca traccia un profilo di Vincenzo Marinello, ipotizzando il ruolo di “istigatore e beneficiario della condotta dei suoi correi”.

QUESTO L’IMPIANTO ACCUSATORIO PER GLI IMPUTATI che “agendo da pubblici ufficiali nello svolgimento delle funzioni loro proprie, integravano le seguenti condotte”:

Alfonso Frisco, Francesco Cacciatore, Giovanni Panepinto, Filippo Bartolomeo e Santo Alfano approvavano all’unanimità l’atto di indirizzo concernente il conferimento al Marinello dell’incarico di responsabile del settore finanziario dell’Unione dei Comuni Platani Quisquina Magazzolo, giusta deliberazione della Giunta dell’Unione n. 19 del 9.11.2013.

Salvatore Re esprimeva parere favorevole sulla regolarità tecnica di detta deliberazione, sottoscrivendola. Vincenzo Marinello fungeva da beneficiano e istigatore ditale deliberazione, come dimostrato, tra l’altro, dall’invio “spontaneo” del proprio curriculum vitae alla predetta Giunta, lo stesso 9.11.2013, come attestato nella deliberazione medesima, senza alcuna richiesta in tal senso da parte dell’ente in questione.

Alfonso Frisco assumeva, nella spiegata qualità, la conseguente determinazione presidenziale n. 22 del 9.11.2013, mediante la quale conferiva detto incarico a Vincenzo Marinello, dando mandato al segretario dell’Unione per la stipulazione del relativo contratto. Salvatore Re apponeva la formula di immediata esecutività su detto atto.

L’11 novembre 2013 Salvatore Re e Vincenzo Marinello stipulavano il “contratto individuale di lavoro per rapporto di lavoro a tempo determinato e orario parziale , mediante il quale si instaurava il rapporto di lavoro in questione, per dodici ore settimanali, attribuendo al Marinello la retribuzione annua prevista dal C.C.N.L. applicabile per la categoria Dl, con indennità di posizione organizzativa pari a 10.000 euro annui, oltre ad indennità di comparto pari a euro 51,90 mensili, il tutto in proporzione all’orario di lavoro settimanale ed in perfetta conformità alle precedenti deliberazione di giunta e determinazione presidenziale.

Per le difese l’atto di nomina è ampiamente legittimo in quanto è in conformità del regolamento interno dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo,  che prevede ampiamente la possibilità di attingere all’esterno della dotazione organica al fine di individuare idonee professionalità per il conseguimento di specifici obiettivi di programma. Tutto ciò per le difese è accaduto per Vincenzo Marinello che è stato nominato in funzione della predisposizione del Piano Aro dell’Ente.