RIAPRONO LE DISCARICHE, MA LA REGIONE NON RISOLVE LA QUESTIONE DELLO SMALTIMENTO
Caos nella raccolta dei rifiuti perchè le discariche sono rimaste chiuse e gli autocompattatori pieni sono stati costretti a tornare indietro. Fino ad ieri, ai gestori delle discariche non era arrivata l’ordinanza con la proroga al servizio disposta dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione. La conseguenza è che la Sicilia si è risvegliata con un nuovo caos rifiuti.
Ovviamente, anche Sciacca. Cosa è successo? L’ordinanza di proroga era scaduta mercoledì. E non vedendo arrivare altre comunicazioni e deroghe, i gestori hanno chiuso le porte.
Ieri sera, il presidente della Regione ha inviato ai gestori l’attesa (e in ritardo) proroga. Le discariche, da oggi, riapriranno, ma per tornare alla normalità passeranno alcuni giorni.
Anche a Sciacca si è vissuta l’emergenza che ricorda quella della scorsa estate. La ditta Bono-Sea ha raccolto i rifiuti, ma i mezzi non hanno pouto scaricare in discarica perchè chiusa. Si è perso, in tal modo, il turno della raccolta dei rifiuti e i cassonetti si sono riempiti a dismisura. Ma già stamattina la situazione va migliorando.
Alla Regione il teatrino delle non scelte continua. Dirigenti, politici, rimandano sempre ogni scelta. L’Ars non è in gbrado di legiferare sulla materia per dare soluzione alla vicenda.
Succede che mentre Roma chiede riforme e provvedimenti, la Regione non manteneva gli impegni assunti. Per evitare che la Sicilia venisse sepolta dai rifiuti, Roma paziuentemente concedeva l’ennesima proroga. Ovviamente, dall’Europa arrivano che del teatrino siciliano sui rifiuti non gliene frega nulla.
Avremmo dovuto fare i termovalorizzatori ma nessuno ha mai voluto prendere una decisione per non turbare il proprio bacino elettorale. Con il risultato che non si è fatto niente. Una volta accampando motivi ambientali, una volta timori di infiltrazioni mafiose.
E’ rimasta bloccata anche la riforma del settore che doveva essere approvata entro il 15 giugno. Ora il ministero dà altri giorni in più ma è lo stesso improbabile che si arrivi ad un accordo. Quindi, vince il non fare.
Ma è proprio il non fare che ha provocato il caos rifiuti in Sicilia. Niente termovalorizzatori, poca raccolta differenziata e discariche talmente stracolme che hanno solo pochi mesi di vita. Davvero un bel risultato per la politica siciliana.