VIDEOSORVEGLIANZA A FONTANA CALDA, LA DELUSIONE DEI RESIDENTI: “PROMESSE DA MARINAI”

Il comitato di quartiere “Fontana Canda” è deluso e trattiene a stento l’amarezza delle promesse non mantenute. Dopo i gravi fatti di violenza accaduti nel quartiere, dove una coppia di sposini fu rapinata e aggredita nella propria abitazione, il comitato aveva chiesto all’Amministrazione comunale l’installazione di videocamere.

Addiruttura, il Comitato raccolse 5.000 euro e si attendeva altrettanta cifra come contributo da parte del Comune. Nulla, da allora, è acceduto, nonostante le promesse del vicesindaco Silvio Caracappa che aveva assicurato la soluzione del problema entro due mesi (parole profuse lo scorso 27 febbraio), tempo già abbondantemente scaduto e trascorso in maniera infruttuosa.

Il Comitato, presieduto dall’avvocato Accursio Piro, aveva chiesto un incontro con una lettera dello scorso 12 aprile al Sindaco, Vicesindaco, Presidente del Consiglio Comunale, Assessore ai rapporti con i Comitati, a tutti i Consiglieri comunali, al Comandante ed al vicecommissario della Polizia municipale, “al fine di verificare lo stato del progetto di collocazione delle telecamere, stante la dichiarazione del Vicesindaco di completamento entro mese di aprile dell’installazione”.

“Nessuna risposta- scrive il Comitato- si è avuta alla richiesta, né tanto meno nessun coordinamento con il Comitato dalla dichiarazione dell’amministrazione avvenuta due mesi addietro”.

Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Siccome il primo non si è mosso, è stata la montagna, cioè il Comitato di Fontana Calda a recarsi in municipio.

A subire le lamentele è stato l’assessore Salvatore Monte, il quale non ha potuto fare altro di confermare la mancanza di soldi. E Monte, all’insegna della “trasparenza” non ha potuto fare altro che telefonare a viva voce al telefono i dirigenti dei settori Ragioneria, Patrimonio e Polizia municipale per confermare in diretta che non ci sono somme disponibili per la video sorveglianza a Fontana Calda. 

“Non pensavamo proprio che finisse così – dice Accursio Piro, presidente del comitato di quartiere – ma noi andiamo avanti. Questa zona merita una maggiore attenzione”.

 

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