LETTERE MINATORIE AL DIRIGENTE DELLA CENTRALE REGIONALE UNICA DI COMMITTENZA
Almeno quattro lettere «a sfondo minatorio e diffamatorio» hanno colpito la Centrale unica di committenza, ufficio nato per accentrare gli appalti, garantire risparmi alla Regione ed evitare la giungla di prezzi nelle forniture. Le missive sono state denunciate dal dirigente Fabio Damiani.
Il dirigente al momento mantiene il massimo riserbo. Le lettere avrebbero soprattutto lui come obiettivo, la sua nomina e il suo ruolo. Ai suoi più stretti collaboratori Damiani non ha nascosto la sua «preoccupazione» per quello che ritiene «un vero e proprio attacco alla centrale».
Nel marzo 2016 Damiani è stato nominato a capo della centrale unica degli acquisti, ufficio istituito a livello nazionale e recepito in Sicilia per uniformare i prezzi di acquisto e ridurre i costi. In Sicilia con l’ex assessore alla Salute, Massimo Russo, la Regione aveva iniziato ad accorpare le prime gare soprattutto nelle forniture sanitarie. Erano però le Asp a occuparsene. Adesso il nuovo ufficio ha accentrato tutte le procedure. Il settore sta gestendo da tempo diversi grandi appalti: 4,4 miliardi per forniture farmaceutiche per ospedali e Asp, 250 milioni per i pannoloni delle Asp, 350 milioni per la pulizia degli uffici regionali, 250 milioni per materiale medico, 30 milioni per lo smaltimento dei rifiuti sanitari, 80 milioni per gli aghi e 38 milioni per servizi tecnici. Una parte dei risparmi conseguiti, circa 50 milioni, è stata inserita tra le voci che alimenteranno il fondo per i disabili nel 2017.