ESTATE UN PESO, NON UNA RISORSA. SPIAGGE CON POCHI SERVIZI

Anche se il meteo non è stato favorevole, la stagione balneare in Sicilia dal punto di vista amministrativo è cominciata da alcuni giorni ed è il momento di guardarsi attorno per capire se servizi e accoglienza, oltre alla bellezze offerte dalla natura, saranno adeguati a quanto richiedono oggi turisti e bagnanti.

Le varie guide e classifiche stilate da organizzazioni ambientaliste o media specializzati inseriscono le spiagge dcella provincia di Agrigento sempre ai primi posti in fatto di bellezza dei luoghi e limpidezza del mare: da Licata fino a Menfi, passando per Siculiana e Sciacca, ma soprattutto per Lampedusa, è tutto un fioccare di primati tra stelle e vele.

Ma dalle nostre parti alla sabbia fine, ai panorami da mozzafiato ed al mare cristallino, non si abbinano purtroppo quei servizi di efficienza che sono di competenza degli enti pubblici. Nella maggior parte dei casi sono i privati, ovvero i titolari di concessione demaniale che gestiscono gli stabilimenti balneari, a mettere al servizio dei bagnanti, ed ovviamente non sempre in modo gratuito, quei servizi che in altre aree turistiche sono invece da anni un punto fisso. E quando il pubblico riesce a fare qualcosa, non si tratta di un servizio fisso o continuativo, ma di attività a carattere temporaneo.

Ma ci sono delle eccezioni, come nel caso della spiaggia di Porto Palo a Menfi, individuata anche per il 2017 come spiaggia a misura di bambino. Un luogo dove ci sono pulizia, svago e sicurezza. Un riconoscimento denominato “Bandiera Verde” che viene da un comitato tecnico composto di pediatri italiani. Menfi è l’unica zona del litorale agrigentino dove la spiaggia è attrezzata dalle autorità comunali per garantire ai piccoli bagnanti un’estate di divertimento in tutta sicurezza e accessibilità.

Giochi per bambini completamenti assenti in tutte le altre spiagge del litorale agrigentino. Le passerelle che attraversano le spiagge ci sono, ma solo in poche spiagge e quasi tutte collocate dai privati. Qualcosa si è mosso, ma solo piccoli passi, per i servizi ai disabili.

Tre anni fa a Sciacca il Comune ha acquistato la cosiddetta “sedia job” e l’ha affidata ad un’associazione ed alla ditta che effettua il servizio di vigilanza. A Licata un anno fa il Comune ha fatto un’iniziativa analoga ed ha messo a disposizione una carrozzina con cui si può entrare in acqua.

Di servizi igienici messi a disposizione dei Comuni nemmeno a parlarne. Per gli amministratori comunali l’estate che arriva è uno dei tanti macigni da caricarsi addosso con tutti i costi che ne conseguono in fatto di pulizia e servizi, e non di una risorsa da sfruttare al meglio per arricchire il territorio.

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