I “PASSAGGI” DEL CENTRODESTRA
Le primarie fanno parte di “quei passaggi” che la politica necessariamente impone
Il centrodestra si avvia alle primarie. Fare ricadere la scelta in modo diretto sull’attuale presidente del Consiglio comunale è un percorso non agevole. Si dice, almeno nella lingua politichese, che devono essere consumati alcuni passaggi . In un mondo più semplice ci si metterebbe attorno ad un tavolo e si vaglierebbe, con coscienza e guardando la realtà delle forze, quale candidato ha più chance nel portare la squadra ad un risultato utile.
Nel centrodestra, inutile nasconderlo, numericamente prevalgono quelle forze che giocoforza guardano Alfano. I gruppi che compongono il sistema centrodestra fanno riferimento a piazza Mariano Rossi. Diverso è per Forza Italia. Giusto, allora, considerare in una ipotetica bilancia politica, che il peso maggiore è per la costellazione alfaniana. In soldoni, questo significa che una mobilitazione mirata alle primarie e quindi alla scelta “democratica” o “della base” del candidato non può che dare un risultato già sin da ora scontato: la predominanza delle scelte su Calogero Filippo Bono.
Però è “politicamente corretto” percorrere tale strada. Quella delle primarie è un solco tracciato dal Pd, quindi dal centrosinistra. Ma mentre la candidata a sindaco di questa parte politica è stata scelta senza ricorrere alle primarie, il centrodestra – che ha criticato all’inizio l’uso delle primarie- adesso si è innamorato del gazebo.
E’ proprio vero, in politica mai dire mai. Il centrodestra sta vivendo un periodo di relax. Infatti, con la non ricandidatura di Fabrizio Di Paola, è cessato quel clima infuocato che costringeva il centrodestra a rispondere agli attacchi continui del centrosinistra a mezzo di comunicati stampa. Tale relax ha, di fatto, rigenerato il centrodestra. Lo ha rinvigorito fino a fargli guadagnare quella verve che pareva avere perduto.
In casa del centrodestra sono convinti che la partita è da giocare e che, tutto sommato, l’effetto del voto di rabbia a favore dei grillini possa essersi attenuato poiché sarebbe venuto meno quel nome del candidato di forte impatto e richiamo. In casa del centrodestra, insomma, è ritornato di moda l’ottimismo. Ottimismo che è rafforzato dal candidato più che probabile che risponde al nome di Calogero Filippo Bono. Ma per arrivare felici e contenti alla scelta è necessario “compiere alcuni passaggi”.
Tra questi, le primarie. Sarà un modo per mettere in moto la macchina elettorale e riscaldare le pulsioni dei simpatizzanti. Primarie che, pur non disponendo di poteri magici, siamo convinti sanciranno la preferenza democratica in favore dell’attuale Presidente del Consiglio comunale.
E in casa centrodestra si odono sempre più gli incitamenti degli allenatori più ottimisti: forza ragazzi, la partita è aperta e possiamo vincere.