IERI L’ADDIO A DOMENICO RANELLI. IL FORTE SPIRITO CRISTIANO DI UNA FAMIGLIA DISTRUTTA DALLA TRAGEDIA
“Non so come meglio esprimere la gioia che tutti ci avete dato con la vostra presenza e vicinanza a me e alla mia famiglia una sola parola posso dire………GRAZIE……….e anche questo non basta per esprimere la mia felicita nel sapere quanto la gente gli ha voluto bene e quanto ne vuole a noi. Con questo pensiero e con il contrasto nel cuore tra la gioia che ci avete regalato e il dolore per la nostra perdita non aggiungo altro; ogni cosa detta sarebbe fuori luogo e quindi mi ripeto: grazie a tutti per il vostro affetto da tutta la famiglia Raneli”.
Queste sono le parole del fratello di Domenico Raneli (postate sul suo porfilo Facebook) deceduto a 27 anni la notte della viglia di Natale, in un incidente autonomo a bordo di una Smart. Un incidente avvenuto in contrada Isabella.
Sono parole composte di una famiglia, colpita duramente dal dolore, ma che ha saputo affrontare la tragedia con forte spirito cristiano.
Ieri pomeriggio, alle 16:30 si sono svolti i funerali nella chiesa B.V.M. di Loreto. La chiesa alla Perriera era gremita all’inverosimile.
“A noi il compito di raccogliere l’eredità di Domenico – ha detto don Gino Faragone nell’omelia- le sue aspettative, le sue gioie, le sue speranze. Dobbiamo asciugare dal volto le lacrime di papà Pasquale e di mamma Rosa. La vita di Domenico non è perduta e non andrà perduta”.
Domenico collaborava con l’officina meccanica di famiglia. L’incidente è avvenuto alle 2,30 del mattino del 24 dicembre. Raneli, con la sua Smart, ha perso il controllo dell’auto, che si è ribaltata. Trasportato al Giovanni Paolo II di Sciacca, è deceduto alla sei del mattino. Nel violento impatto ha riportato trauma cranico e toracico.