“NON E’ UNA FESTA PAESANA”, L’AMMINISTRAZIONE REPLICA A MANGIA CHE “OFFENDE IL SENTIMENTO DI UN POPOLO”
Il carnevale è diventato l’attuale terreno di scontro tra l’imprenditore Antonio Mangia, titolare degli alberghi dell’Aeroviaggi e l’Aministrazione comunale. Il nocciolo della questione è la somma che l’Amministrazione desitina alla festa con soldi derivanti dall’imposta di soggiorno.
“Ci ha molto sorpreso, e pure amareggiato, leggere sulla stampa l’affermazione sul nostro carnevale del presidente di Aeroviaggi Antonio Mangia. Così come ci è sembrata fuori luogo la polemica, a sostegno, sollevata dai gruppi di opposizione. Abbiamo grande rispetto per gli imprenditori, per chi crede e investe nel nostro territorio, sfruttandone al meglio le peculiarità, paesaggistiche, architettoniche, storiche e culturali”.
L’Amministrazione comunale non accetta l’affermazione con cui Antonio Mangia ha definito il carnevale una “festa paesana”. Una critica considerata dura dall’Amministrazione comunale che utilizza “parte dei proventi della tassa di soggiorno per dare continuità a un evento storico e culturale che rappresenta parte dell’identità della città di Sciacca”.
La cifra citata da Mangia, 350 mila euro, per l’Amministrazione “è quantificata in enorme eccesso, rispetto alla reale previsione di spesa”.
Ciò che ha detto Mangia è “un’affermazione infelice, dal tono denigratorio”, rimarca l’Amministrazione comunale che “ha parecchio infastidito chi al carnevale è legato. Non ce l’aspettavamo e ci sembra lecito chiedersi quali motivazioni abbiano potuto spingere, e proprio in questo momento storico, un importante imprenditore a rilasciare alla stampa un’esternazione che tocca il sentimento di un popolo”.
Il carnevale- precisa l’Amministrazione- oltre ad avere la sua lunga storia, ad esaltare il carattere estroso e l’arte di una comunità, a produrre un ritorno di immagine, consente anche di muovere una sua economia a beneficio di diversi settori come quello ricettivo e della ristorazione, in un periodo dell’anno altrimenti poco produttivo. Un investimento in tutti i sensi, per mantenere vivo un evento, che merita grandi attenzioni oltre che rispetto, evento non di tre giorni ma di due settimane, dopo le innovazioni introdotte dall’Amministrazione”.
“Ci auguriamo- aggiunge l’Amministrazione comunale- che possa in maniera più accorta, risparmiarci in futuro giudizi del genere, anche per evitare di dare la stura alle solite prese di posizione dei gruppi di opposizione, che le affermazioni dell’imprenditore Antonio Mangia hanno strumentalmente sostenuto e cavalcato pur di fare polemica”.
All’Amministrazione sorge un sospetto: “Forse ha disturbato qualcuno che questa Amministrazione è riuscita a raggiungere il dichiarato obiettivo di far resuscitare un evento, ormai morto e sepolto, nel corso della precedente esperienza amministrativa, cogliendo sensibilità culturali e capacità di attrazione turistica che il carnevale senza alcun dubbio possiede, lungi dal potere essere etichettata offensivamente come “sagra paesana”.