LA REGIONE RIACQUISTA A CARO PREZZO UN SUO BENE. AI CONTRIBUENTI IL CARICO DEL MUTUO E DEGLI INTERESSI

Come previsto, un’unica offerta presentata per la vendita delle piscine Molinelli. Nessun privato avrebbe mai presentato un’offerta ad un prezzo fuori dal mercato

La Regione le aveva conferite al prezzo di 1.4 milioni di euro e li riacquista per il doppio, a 3 milioni di euro. Ovviamente, quella della Regione era la sola offerta. Nessun privato avrebbe mai speso tale cifra per un investimento che si può realizzare addirittura con molto meno rispetto al valore di conferimento.

Tutto è bene quel che finisce bene. Un passo avanti nella risibile e lunga vicenda delle terme, dove le responsabilità sono tante ma nessuno, ovviamente paga. Se questo passo doveva essere compiuto, esso è stato adempiuto.

A carissimo prezzo, però, con un mutuo acceso con tanto di interessi a carico dei contribuenti siciliani. Ma soprattutto c’è il lato grottesco. La Regione riacquista un suo bene che aveva conferito nella costituzione della Terme di Sciacca Spa al prezzo di 1.4 milioni di euro.

A distanza di 10 anni lo riacquista ad un prezzo più del doppio e in condizioni di degrado. I tre milioni di euro serviranno al commissario liquidatore Carlo Turriciano per pagare i debiti con i fornitori. Rimangono ancora i debiti relativi al personale. La Terme di Sciacca Spa deve alla Regione circa 6 milioni di euro.

Il percorso finale è quello che conduce alla Regione stessa, unico socio della Terme di Sciacca Spa, l’unità degli immobili. LA Terme di Sciacca Spa adesso deve risolvere l’usufrutto di altri immobili in modo tale che la Regione disponga di tutto il patrimonio. Questo al fine di poter pubblicare, finalmente, il bando di evidenza pubblica per l’affidamento delle strutture termali ad un privato.

Siamo contenti se la lunga e incredibile vicenda arrivi nel giro di qualche anno alla conclusione. Resta il fatto che a fronte di un disastro economico e di danno al patrimonio pubblico nessuno paghi. Nessuna responsabilità in capo a qualcuno, magari qualche altro dirigente regionale. 

Abbiamo incassato la chiusura delle strutture da due anni con un danno incalcolabile alla città, al suo indotto, alla sua immagine. tutto senza nessun colpevole, tutto scorre come acqua sotto i ponti. 

La Regione ha contratto complessivamente un mutuo di 9 milioni di euro, più altri 11 per Acireale. 20 milioni di euro più interessi. Ovviamente a carico dei contribuenti siciliani. Tutto normale. 

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