ASSESSORE CARACAPPA, IL VICOLO FRANCIPANE ATTENDE DI RIAVERE IL GIUSTO DECORO

Egregio vicesindaco e assessore Silvio Caracappa,

siamo costretti a prenderci un pò del suo preziosissimo tempo per sottoporLe, qualora ancora le fosse sfuggita, una questione che è diventata una sfida di pochi incivili contro l’Istituzione che Ella rappresenta e della quale, sovente, indossa anche la fascia tricolore, alto simbolo della medesima Istituzione.

Lei è impegnato in un costante tour mediatico a diffondere urbi et orbi le conquiste dell’Amministrazione in carica. “Sciacca di oggi non è quella del passato”, ha detto in una rubrica in onda nel web. Una frase che non nasconde affatto l’entusiasmo del Suo lavoro, del Suo impegno. Secondo la Sua visione, viviamo una città che sta al passo con le maggiori capitali europee. Ma proprio per questo ci sentiamo di arrossire. Noi del Corriere di Sciacca arrossiamo nel sottoporLe una questione che di europeo sa poco, ma molto, però, di terzo mondo.

Le periferie della città sono diventate discariche a cielo aperto. Ma ci rendiamo conto che un problema così grosso non può essere perimetrato nell’ambito di una lotta per ristabilire le regole emesse dalla Giunta di cui Ella fa parte. Pochi uomini a disposizione, territorio immenso. Risultato: trasmettere il messaggio che andare contro le regole si può, offendere l’immagine della città si può, deturparla anche. Allora Le sottoponiamo un problema molto più modesto. Lo sottoponiamo nella Sua veste di assessore alla Polizia Municipale, quindi con competenza alle azioni di controllo in città.

La questione che Le sottoponiamo è roba di poco. Banale. Ma proprio perché è banale è diventata una sfifa di pochi barbari contro l’Istituzione. E allora Le chiediamo di difendere l’Istituzione cittadina, ma soprattutto di ridare dignità e decoro ad una piccolissima zona del centro storico. Lo scempio che avviene ogni giorno e in ogni ora nel vicolo Francipane. Si tratta di “controllare” mezzo metro quadrato di suolo pubblico dall’invasione barbarica di un gruppetto sparuto di violentatori del decoro della nostra amata Sciacca.

Capiamo che Ella è impegnato nell’aver posto fine alle “incompiute” della nostra Sciacca; capiamo che è impegnato alla protezione degli uliveti su tutto il territorio comunale; comprendiamo che è impegnato a esaltare anche il lavoro dei Suoi colleghi di Giunta. La Sua è un’agenda troppo colma. Ma, molto sommessamente, Le chiediamo, a nome della comunità, a nome nostro, di dedicare qualche piccolo spazio della Sua agenda all’abbandono barbaro di rifiuti nel vicolo Francipane, accanto alla sede del giudice di pace.

A Ribera ci sono riusciti, a Siculiana anche. Desideriamo farle leggere una dichiarazione del Suio collega di Siculiana, paese piccolo rispetto alla nostra dimensione di capoluogo europeo. Però, a Siculiana, come a Ribera, sono riusciti a imporre la dignità dell’Istituzione.

Le riportiamo alcuni passaggi dell’articolo pubblicato oggi dal Giornale di Sicilia, cronaca di Agrigento, pag. 25. Tanto abbiamo fatto per venire incontro agli utenti, impegnandoci a creare le condizioni necessarie per raggiungere buone percentuali di differenziata, nonostante le criticità tipiche di un servizio avviato da poco tempo. Ma nonostante tutti gli aspetti positivi e gli sforzi nelle attività di controllo del territorio, ancora ci sono cittadini che non hanno ben compreso che differenziare è un obbligo di legge e che abbandonare i rifiuti costituisce reato perseguibile anche penalmente. La condotta di questi cittadini costituisce una seria problematica per tutta la comunità, incide in negativo sulle percentuali di differenziata e genera, attraverso l’abbandono indiscriminato di rifiuti, contesti di degrado che danneggiano non solo l’immagine del territorio, ma generano un aumento dei costi a carico su tutte le utenze, vista la necessità di destinare somme per la bonifica delle aree. A tutto questo, insieme, abbiamo il dovere di dire basta. Dunque i controlli proseguiranno senza sosta. Saranno controllati tutti i civici e segnalate, per le opportune verifiche, tutte le utenze che non espongono i cestelli secondo quanto previsto dal calendario di raccolta. Chi non espone i cestelli, dovrà fornire chiarimenti su come effettua la differenziata e soprattutto su dove conferisce i rifiuti. L’assenza di motivazioni valide, ammesso che ce ne possano essere, costituirà motivo per l’erogazione delle sanzioni previste da legge. Saranno intensificati anche i monitoraggi delle aree periferiche attraverso l’installazione di nuove fototrappole, in aggiunta a quelle già operative che nell’arco di un mese dalla sperimentazione ci hanno dato l’opportunità di individuare diversi soggetti a cui sono state applicate le conseguenti sanzioni. Andremo anche oltre, ed in considerazione della viltà del sentimento di dispregio che chi abbandona i propri rifiuti manifesta nei confronti di tutta la comunità, affiggeremo negli appositi spazi pubblici manifesti con le immagini, opportunamente modificate per garantire la privacy, dei soggetti ripresi dalle fototrappole.

Signor vicesindaco, Lei vola alto pensando anche al prossimo appuntamento primaverile. Forse, abbassare la quota di volo e stare con i piedi più per terra non sarebbe male. Quel mezzo metro quadrato del vicolo Francipane ha bisogno di essere riconsegnato al decoro, al rispetto delle ordinanze.

Siamo convinti che saprà risolvere una vicenda così banale nel rispetto e nel decoro dell’Istituzione e dei cittadini. La delega alla Polizia Municipale racchiude anche l’azione dei controlli.

Buon lavoro.

Filippo Cardinale

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