ACQUA E DEPURATORI, IL SILENZIO DELL’ATI. A ROMPERLO E’ LA SINDACA DI FAVARA CHE CHIEDE L’IMMEDIATA CONVOCAZIONE
L’Ati, il nuovo organismo che ha sostituito l’Ato idrico, sembra meritevole di un intervento della trasmissione televisiva di Rai3 “Chi l’ha visto”. Da quando è stata istituita, con la nomina del presidente Lotà, sindaco di Menfi, non sembra aver lasciato traccia.
A gettare un sasso nello stagno è la sindaca grillina di Favara, Anna Alba che ha richiesto l’immediata convocazione. A paludire all’iniziativa della sindaca è il Comitato Intercomunale per l’Acqua Pubblica.
La sindaca ha chiesto la convocazione dell’Assemblea dei soci (I Comuni) per discutere e decidere sui provvedimenti da adottare in merito ai depuratori posti sotto sequestro dalle autorità giudiziarie.
“Finalmente- dichiara il coordinatore del Comitato, il saccense Franco Zammuto- piuttosto dei proclami e conferenze stampa utili solo per la propaganda, nel caso dei dodici depuratori posti sotto sequestro, la sindaca Alba ha utilizzato correttamente i percorsi istituzionali. Percorsi istituzionali che sono gli unici utili a risolvere alla radice e con procedure legittime le questioni relative al servizio idrico e al suo gestore applicando articoli e clausole del contratto, stipulato nel lontano anno 2007 all’atto dell’assegnazione dell’aggiudicazione del bando, nel quale sono contenuti gli strumenti utili per assumere le necessarie decisioni che vanno dalle semplici penali fino alla risoluzione del contratto stesso”.
L’Ati ha anche il compito di stabilire se alcune tariffe sono o non sono dovute e quindi applicate illegittimamente. Per Franco Zammuto, la richiesta della sindaca di Favara di affrontare e risolvere il problema dei depuratori posti sotto sequestro, anche rispetto alle conseguenza sulle bollette per i cittadini, “sarebbe il primo atto ufficiale dell’Ati che darebbe l’avvio ad una nuova agognata e auspicata stagione”.
L’auspicio del comitato Inter.Co.PA è che a partire dall’iniziativa della sindaca di Favara “non si assumano più iniziative di singoli sindaci con il gestore ma che unico interlocutore, e a valere per tutti i comuni gestiti da Girgenti Acque, sia solo ed esclusivamente l’Assemblea Territoriale Idrica”.