TRUFFE CON VENDITA DI FALSI GIOIELLI, LA POLIZIA FERMA E DENUNCIA QUATTRO PERSONE
Brillante operazione del Commissariato di Polizia di Sciacca guidato dal dirigente Giuseppe Ruggiero. Nel mirino dell’azione investigativa della Polizia di Stato sono finiti quattro persone dedite alla truffa vendendo ad anziani sprovveduti oggetti di nessun valore smertciandoli per preziosi.
Il lavoro certosino degli uomini guidati dal dirigente Ruggiero si è concluso con la denuncia, per tentata truffa in concorso, di quattro palermitani, tutti con numerose segnalazioni a loro carico per lo stesso reato e destinatari di diversi fogli di via obbligatori da comuni siciliani e della penisola.
Parrebbe ci sia la confessione di uno di loro che avrebbe ammesso di essere giunto a Sciacca, insieme a un altri palermitano anche lui denunciati, per vendere falsi gioielli che sono stati sequestrati dalla polizia.
Le investigazioni prendono il via dalla via Licata, quando un soprintendente individua uno dei palermitani che sosta in modo sospettoso nei pressi di un bar.
I fatti. A un certo punto viene raggiunto da un’altra persona e i due, attraverso vicolo Gino, raggiungono piazza Duomo dove si separano. Uno entra nella Basilica della Madonna del Soccorso e l’altro, attraverso il corso Vittorio Emanuele, raggiunge la villa comunale. Scattata la segnalazione a tutte le pattuglie delle Volanti e agli agenti in servizio, convergevano nel centro storico.
Un terzo soggetto veniva individuato in piazza Friscia. Due percorrevano invece corso Vittorio Emanuele, in direzione di piazza Duomo. Anche per loro scattava il controllo. Gli agenti hanno rinvenuto un astuccio di colore blu contenenti cinque pietre trasparenti a forma conica, un biglietto di presentazione con scritte svedesi e un anello.
Gli altri due venivano fermati nel piazzale antistante la Basilica della Madonna del Soccorso e sottoposti pure a controllo. Anche in questa occasione emertgeva un astuccio di colore blu con all’interno quattro pietre a forma conica, un biglietto con una scritta svedese, un anello e un altro astuccio in plastica con una lente d’ingrandimento.
I quattro malviventi, fatti salire a bordo elle volanti, sono stati portati in Commissariato.
La confessione. Giunti in Commissariato, uno dei fermati confermava l’ipotesi investigativa della truffa. Il suo obiettivo, secondo quanto riferito ai poliziotti, era quello di chiedere alla vittima un’informazione, avviare un approccio e fornirgli la possibilità di acquisto dei falsi gioielli.
Il servizio è stato coordinato dal dirigente del Commissariato di polizia, il vice questore aggiunto Giuseppe Ruggiero. Hanno operato gli stessi uomini che, durante la scorsa estate, sono riusciti ad individuare i presunti autori di una truffa da 1.500 euro ai danni di un anziano di Sciacca. In quel caso si è trattato di tre palermitani, pluripregiudicati e, anche loro, specializzati in questo tipo di reati, vendendo all’anziano per 1.500 “vere” patacche.