EPIGENETICA, UN CONVEGNO DELL’UNESCO RIBADISCE LA RICERCA DEGLI SCIENZIATI LILLO CIACCIO E MICHELA GESU’

Una straordinaria gratificazione insieme ad un altissimo riconoscimento scientifico per gli scienziati Lillo Ciaccio e Michela Gesù. Nel corso del convegno a cura di Club per l’ UNESCO di Bisceglie e SOMS “Roma Intangibile”,  dedicato ad epigenetica e influenza dell’ambiente sul nostro DNA, è stato ribadito ciò che i due scienziati hanno condotto con la loro ricerca sul Dna dei cittadini messinesi dopo il devastante terremoto del 1908.

Il convegno era intitolato “Si nasce o si diventa?”, La rivoluzione dell’Epigenetica. Da diversi anni, sempre più frequentemente, si è ripreso a parlare di novità riguardo alla trasmissione di caratteri ereditari non dovuti a istruzioni contenute nella sequenza del DNA. Da qui il termine di epigenetica ossia andare sopra (epi) i geni.

I marcatori epigenetici sono piccole molecole che si fissano mediante un normale legame chimico al DNA o alle proteine attorno alle quali il DNA si avvoltola nel nucleo delle cellule.

Il DNA e tali proteine formano molecole immense nelle quali i marcatori epigenetici si inseriscono. E’ il classico esempio del sassolino in uno pneumatico che per piccolo che sia può far sobbalzare una vettura ad ogni giro di ruota.

Praticamente si eredita un carattere acquisito, indotto dall’ambiente, senza alterazioni nella sequenza del DNA dei geni. Nel convegno è stata riportata la ricerca degli scienziati Lillo Ciaccio, ematologo, Michela Gesù, biologa, e Umberto Vitale Ingegnere biomedico. Essi analizzando il DNA dei residenti nelle zone interessate dal terremoto del 1908 a Messina e zone limitrofe hanno evidenziato che il DNA di una popolazione può cambiare per induzione ambientale. Il cambiamento è specifico per la causa che l’ha determinato e viene trasmesso ai discendenti con una frequenza maggiore rispetto a quanto avviene in un ambiente stabile. 

Un altro esempio classico, citato dal prof. Massimo Piattelli Palmarini, è quello che in Olanda le nipoti delle nonne che patirono la fame durante la carestia nel 1944 – ‘45 partoriscano, ancora oggi, neonati gracili e bassi di statura benchè esse stesse non abbiano mai conosciuto la fame. Inoltre in età adulta i nuovi nati sono preservati dal diabete e dai disturbi cardiaci .

Analogo fenomeno è riportato dagli scienziati Calogero Ciaccio – ematologo, Michela Gesù – Biologa e 

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