SIMONE DI PAOLA: “LA BIBLIOTECA IN CONDIZIONI INADEGUATE. L’AMMINISTRAZIONE SI DISINTERESSA”

Il consigliere comunale fa l’elenco delle disfunzioni e suggerisce il trasferimento della biblioteca nelcomplesso di Sant’Anna

I riflettori della politica si accendono sulle condizioni della biblioteca comunale “Mons. Aurelio Cassar”. Ad accendere l’interruttore il consigliere comunale di opposizine Simone Di Paola (PD). “Purtroppo- scrive Di Paola- le colpevoli condizioni di fatiscenza strutturale di alcuni ambienti, che mi sono state segnalate da diversi giovani -e da me opportunamente verificate- e l’incomprensibile inerzia avverso l’assunzione di iniziative assolutamente necessarie, più volte richieste ma mai soddisfatte, tradisce le iniziali aspettative di quanti, come lo scrivente, avevano creduto ad una vera rinascita”.

Nell’interrogazione rivolta all’Amministrazione, Simone Di Paola intende sapere quali iniziative si intende assumere “per restituire piena fruibilità alla nostra biblioteca comunale”.

Nell’interrogazione, Di Paola fa l’elencazione delle criticità.

Sala lettura e studio inagibili . Da diversi mesi uno degli ambienti più utilizzati dai ragazzi come sala lettura e di studio non è fruibile in quanto dichiarata inagibile e non si hanno notizie delle risorse necessarie ad effettuare gli interventi strutturali necessari alla riapertura.

Arredo. Più volte è apparsa opportuna a molti, me per primo, l’esigenza di dotare i locali di un minimo arredo, quali ad esempio divanetti e poltroncine, ritenuto utile a rendere accoglienti tali locali sia d’estate che d’inverno, consentendo ai fruitori di godere ore di lettura in condizioni dignitose, ma anche qui non mi pare ci siano provvedimenti in tal direzione.

Impianto elettrico. L’impianto elettrico, vetusto ed inadeguato, limita fortemente la piena fruizione della biblioteca, e perfino la semplice utilizzazione di lampade lettura ai tavoli diventa impossibile da garantire ai frequentatori.

Wi-Fi. Da mesi vien richiesta l’attivazione della connessione wi-fi, così da consentire ai giovani e ai meno giovani il libero accesso, seppur con l’attivazione dei dovuti filtri, ai più innovativi strumenti tecnologici e multimediali, elevando la qualità dei servizi offerti all’utenza, ma rispetto a tale ripetuta istanza non si hanno riscontri e sarebbe opportuno sapere il perché di questa inerzia.

Personale. La responsabile della biblioteca può contare solo su due unità, peraltro a tempo determinato e con ore limitate, tale che innumerevoli attività non si possono svolgere perché la biblioteca deve restare chiusa a causa della mancanza di personale numericamente sufficiente ed adeguato; anche qui le richieste pervenute in tal direzione non hanno trovato ad oggi risposte.

Per Di Paola, la soluzione ideale sarebbe il trasferimento dei locali della biblioteca presso il Sant’Anna, “sito recuperato e riqualificato con cospicui fondi pubblici proprio con questa destinazione: ludoteca e biblioteca, oltre che università della terza età”.

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