“SONO GRATO DI ESSERE CITTADINO SACCENSE. NELLA MIA VITA NON MI ERA CAPITATO UN RICONOSCIMENTO COSI’ IMPORTANTE”
Oggi pomeriggio alle 19, nell’Atrio Superiore di Palazzo di Citta’, la cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria a sir Rocco Forte
Di Filippo Cardinale
A poche ore dalla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a sir Rocco Forte, l’emozione del proprietario della catena di alberghi di lusso tra i più apprezzati al mondo è al massimo. Emozioni che si colgono senza difficoltà alcuna, e sir Rocco non si sforza a farle trasparire. E’ davvero emozionato. Sembra un bimbo davanti la vetrina di un negozio di giocattoli. Eppure, di riconoscimenti per i servizi di eccellenza dei servizi di lusso erogati alla clientela dai suoi alberghi ne ha avuto tanti e continuano ad arrivare. Però, la cittadinanza onoraria, diventare cittadino di Sciacca, per il Sir è qualcosa di diverso, qualcosa che rimane e rimarrà inciso per sempre in una parte importante del suo cuore. Cuore che ha battuto con ritmi della fibrillazione per via delle vicende inziali alla realizzazione del Verdura Resort. Sir Rocco, da oggi pomeriggio è cittadino di Sciacca.
Cosa rappresenta il conferimento della cittadinanza onoraria?
“Dire che sono emozionato è riduttivo. Se esistesse una bilancia per poter pesare il mio sentimento, verrebbe fuori senza dubbio una cifra altissima. E’ un gesto molto gradito. Ma le dico di più. Nella mia vita non è mai successo di ricevere un riconoscimento così importante. Sciacca è una città più antica di Londra, di Parigi. Possiede una storia lunghissima, oltre a bellezze straordinarie.
La cittadinanza onoraria di Sciacca cancella di colpo una sensazione brutta che ho avuto all’inizio del mio investimento con la realizzazione del Verdura Resort. Non le nascondo che ho avuto la sensazione che il territorio non comprendesse adeguatamente la valenza e la portata del resort, del mio investimento, di cosa volesse rappresentare realmente per lo sviluppo del territorio nel settore turistico di alto livello. Sono trascorsi sette anni dall’apertura, e nonostante le difficoltà iniziali note a tutto il mondo, oggi la mia sensazione è completamente diversa. Diventare cittadino onorario di Sciacca spazza via ogni nuvola grigia , rafforzando, invece, la convinzione che la scelta di Sciacca come luogo per realizzare il resort è stata pienamente intesa e compresa. Sono davvero grato di essere “saccense”.
La cerimonia si svolge all’interno dell’Atrio Superiore del palazzo di città. Un monumento il cui rifacimento dell’intera facciata è opera del suo Gruppo.
“Sono molto contento di aver contribuito a riqualificare uno splendido monumento quale l’ex convento dei gesuiti. Io credo che amare una città non si debba limitare alle sole parole. Si ama con i fatti. La presenza del resort, la professionalità del personale che vi lavora, sono testimonianze del mio amore per Sciacca”.
Da cittadino saccense, quali consigli sente di offrire alla Città per una migliore valorizzazione nel campo turistico?
“Sciacca, e il territorio, possiede un valore aggiunto di straordinaria importanza: il suo paesaggio, la sua storia, i suoi monumenti, la sua natura, il suo mare, i suoi colori, il calore della gente. Se a tutto questo si potessero aggiungere ancora ulteriori strutture alberghiere, maggiori servizi per il turista, maggiori ristoranti in grado di soddisfare la clientela di alto livello, sarebbe davvero un salto di qualità di grande rilievo. Sciacca ha un centro storico davvero interessante, ma andrebbe ancor di più valorizzato, dovrebbe presentarsi meglio come una zona di interesse storico-architettonico e di relax”.
Quanto gioverebbe a Sciacca un porto turistico?
“C’è grande e concreto interesse per investire nella direzione di un adeguamento del porto di Sciacca per scopi diportistici di ampio respiro e di grosso tonnellaggio. Sciacca ha una fortuna non ancora sfruttata. Un porto turistico ben strutturato rappresenterebbe l’ingresso naturale nel centro di Sciacca. Inoltre, per la sua collocazione, sarebbe un approdo che colmerebbe un grosso vuoto lungo la costa sud della Sicilia. Sciacca avrebbe un porto quasi nel centro storico!”
Grazie al Verdura Resort, il nome di Sciacca è entrato nel mercato del turismo di lusso.
“Possiamo dire che stiamo riuscendo a inserire Sciacca come destinazione nel mercato alto del turismo. Non è stato e non è semplice. Ma ci stiamo riuscendo. Il Resort, anno dopo anno, ha raggiunto quei livelli di posizionamento che ha consentito la presenza di clienti che ricercano l’accoglienza di lusso. Oggi, il Verdura Resort è il quarto più bello d’Europa e il primo in Italia. Nel mondo è classificato tra i primi 50 resort più belli. Sono riconoscimenti ufficiali di cui scrivono le maggiori riviste specializzate. Risultati che ci vengono riconosciuti ufficialmente nei vari report.
Certo, le difficoltà persistono ancora nella destagionalizzazione. Ma non dipende da noi. Dipende dall’esiguo numero di voli per Palermo nel periodo autunnale e invernale. Le compagnie aeree riducono drasticamente i voli diretti con le maggiori città europee. Un grave handicap se si pensa al clima mite che la Sicilia offre. Basta pensare ai milioni di golfisti europei che d’inverno non possono giocare per il clima rigido, mentre qui, in Sicilia, si può giocare indossando solo una polo con le mezze maniche”.
Cosa pensano i vostri clienti del territorio?
“Rimangono attratti dalla bellezza naturale dei luoghi, dal cielo azzurro, dai colori unici della natura, dal mare cristallino, dalla enogastronomia, ma soprattutto dalla cordialità dell’accoglienza della gente. Il calore della gente del territorio è un valore aggiunto di grande rilievo”.
Parliamo di numeri, cioè dell’indotto ed in particolare cosa significa il Verdura Resort per l’economia di Sciacca. Cifra che supera i 7 milioni di euro all’anno.
“Le dico i numeri certi e cioè quelli del 2015. Noi lavoriamo in silenzio, senza esaltarci inutilmente. Lavoriamo e creiamo prosperità. Mi piace parlare di numeri che riguardano Sciacca, il Comune dove la nostra struttura è stata edificata. Lo scorso anno abbiamo effettuato acquisti da fornitori saccensi per un importo di 2.484.677 euro. Una cifra che già è superiore a quella del 2014 di 523.116 euro. In questa cifra sono inclusi le forniture che paghiamo direttamente.
Sono pero’ escluse le spese che i nostri clienti effettuano direttamente con i ristoranti, negozi e taxi. Per quanto riguarda il personale, 168 di loro sono di Sciacca, cioe’ il 47% del nostro team. Nei confronti del personale locale, la nostra struttura eroga retribuzioni per 4.200.000 euro annuali.
Anche le casse comunali beneficiano di somme importanti. Per l’imposta di soggiorno contribuiamo per 300.000 euro all’anno. L’Imu incide per 768.000 euro annuali, a cui si aggiunge la Tasi per 50.000 euro, la Tarsu per 130.000 all’anno. Senza dimenticare l’Irap regionale pari a 160.000 euro annuali. Siamo particolarmente lieti di generare un indotto particolarmente importante per questa parte di Sicilia e lo siamo di più quando pensiamo che a trarre maggiori benefici sia proprio il Comune del quale mi onoro essere cittadino onorario”.