DISCARICA DI SCIACCA, IL MINISTERO CHIEDE DOCUMENTI SUI MINI IMPIANTI MOBILI

La Sicilia è la maglia nera d’Italia per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. Alla Regione è caos totale. Crocetta che non condivide le scelte dell’assessore Contrafatto, l’assessore che non parla con il dirigente generale Maurizio Pirillo.

Nel frattempo,  il Ministero dell’Ambiente invia quotidianamente lettere di richiesta documenti e di contestazioni. Negli ultimi dieci giorni ne sono arrivate tre. 

Per quanto riguarda la discarica di Sciacca, in contrada Salinella-Saraceno, il Ministero dell’Ambiente ha richiesto la documentazione tecnica degli impianti mobili (biostabilizzatore e tritovagliatore) che stanno per essere installati. Tali impianti sono la condizione necessaria per poter riprendere l’attività della discarica. Per adesso Sciacca e tanti altri Comuni che fanno parte della sfera Sogeir, conferiscono nella discarica di Lentini tramite la centrale di trasferenza di Alcamo. 

Se la verifica del Ministero non dovesse avere riscontri positivi, l’apertura della discarica di Sciacca subirebbe ovvi ritardi. Come è successo a Siculiana per la discarica provata del gruppo Catanzaro. Il Ministero ha constatato la discarica non può lavorare con i ritmi esasperati dell’ultimo mese. Oggi, le 800 tonnellate giornaliere di rifiuti nell’agrigentino non possono essere conferirsi a Siculiana,ma altrove, tra Trapani, Lentini e Melilli. 

C’è da augurarsi che non nascano i soliti problemi “tecnici” o “burocratici” e che la discarica di Sciacca possa riattivarsi già nel mese in corso. Ma il caos della gestione dei rifiuti in Sicilia rimane tutto. Sembra ormai imprescindibile l’invio di un Commissario da parte del Governo nazionale per gestire la questione dei rifiuti e mettere in linea la Sicilia con le altre regioni. 

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