SCHIUSA DI CARETTA CARETTA A SORPRESA. IL WWF IN AZIONE A PORTO PALO
Nessuno sapeva dell’esistenza di quel nido. Adesso si teme l’effetto della notte di Ferragosto con bivacchi e falò
Un pomeriggio d’agosto con piacevole sorpresa aPorto Palo di Menfi. Dalla sabbia, inaspettatamente, sono cominciate ad uscire decine e decine di tartarughine Caretta Caretta appena nate della specie .
La sorpresa nasce dal fatto che nessuno sapeva dell’esistenza di quel nido. Fra lo stupore dei bagnanti, la curiosità dei bambini e la preoccupazione dei più grandi è avvenuta la schiusa delle uova che un paio di mesi fa, indisturbata, una mamma tartaruga aveva nascosto sotto la sabbia.
Subito in azione i volontari del WWF che a Menfi avevano già individuato un primo nido e che per questo motivo si stavano preparando. Grazie al tempestivo intervento dell’assessore comunale Rossella Sanzone è stata subito avvisata la Guardia Costiera e la Ripartizione Faunistica, mentre da Siculiana si sono recati a Menfi per dare man forte all’operatore locale Dylan Peletti, i volontari che nel Campo di Torre Salsa, provenienti da tutta Italia, stavano svolgendo il loro turno di esperienze, insieme al direttore della Riserva, Girolamo Culmone.
Sono state messe in atto immediatamente tutte le operazioni necessarie a rendere sicuro il sito. Anche il presidente del WWF o.a. Sicilia Area Mediterranea, Giuseppe Mazzotta, si è messo in azione per dare la prima organizzazione ai cittadini di Menfi che si sono resi disponibili ai turni di vigilanza del nido.
Inizia adesso, infatti, un periodo importante nel quale con grande probabilità nasceranno dallo spesso nido altre tartarughine. Pronta disponibilità in tal senso hanno dato i primi “scopritori” del nido, fra i quali Luca Bianchi, Anna Maria Barbera, Giacomo Cascio ed altri villeggianti del luogo.
Anche il Lions Club locale guidato da Rosalba Lupo ha garantito i turni di vigilanza, unitamente alla responsabile di zona Anna Sparacino che ha già coinvolto il Leo Club di Sambuca Belice. Grande apprensione suscita l’artificiale usanza di fare baldoria la notte di ferragosto, per gli eccessi che si possono manifestare e le difficoltà a limitarne eventuali danni vandalici nei luoghi pubblici.