DELIBERTO E FRIGERIO: “DI NATALE CHIEDA PORGA LE SCUSE, E IL PRESIDENTE BONO GARANTISCA IL DECORO DELL’AULA CONSILIARE”
Vittorio Di Natale anziché porgere le scuse pubbliche per il suo comportamento poco irrispettoso nei confronti dell’opposizione, continua a difendere un’amministrazione comunale che ha colpe di ritardi e se vogliamo anche aggiungere forse, la volontà di non portare in tempo utile il regolamento in questione davanti al consiglio comunale dopo e alle commissioni competenti prima. Ad affermarlo le consigliere Cinzia Deliberto ed Elvira Frigerio che aggiungono: “Se alzarsi in aula e intervenire con toni offensivi e aggressivi, accusando l’opposizione di fare “ teatro o di fare interventi da circo o peggio di avere comportamenti indegni, rispetto al prestigio dell’aula consiliare, significa, per il consigliere in questione, fare un intervento di carattere politico ci sembra veramente troppo riduttivo e irrispettoso”.
Per le due agguerrite rappresentanti del popolo, “non basta avere giacca e cravatta per rispettare il pubblico consesso” e trovano l’intervento di Di Natale “irrispettoso nei toni e degli atteggiamenti, anche nei confronti di tutte le donne presenti, tanto da riportarci, con la mente a quasi settant’anni indietro, lasciandoci amareggiate, con la consapevolezza che il quadro politico dominato fino ad oggi da uomini, purtroppo diventa sempre meno elegante e apprezzabile dal punto di vista del rispetto”.
Deliberto e Frigerio ne hanno anche per il presidente del Consiglio comunale Calogero Bono, il quale “anziché allontanare il consigliere Di Natale”, afferma che “non e’ mai successo nella storia del consiglio comunale che un consigliere sia stato allontanato”.
“Tutto ciò ci fa pensare che si preferisce far finta di nulla per avere il dodicesimo consigliere di maggioranza in aula, tenendo più ai numeri , ormai risicati che al rispetto delle persone!”, rimarcano e ricordano come da regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni, “sarebbe dovuto essere invitato a uscire dall’aula, avendo la possibilità di essere richiamato al momento del voto”.
“L’appello al senso di responsabilità, così tanto desiderato dal Presidente del Consiglio, diventa uno slogan superato, un invito che negli ultimi giorni è stato fatto dallo stesso , non può essere sottovalutato e disatteso dallo stesso , “ primus inter pares”, garante dello svolgimento dell’attività nella totale imparzialità e nello rispetto delle regole”, concludono.