OPPOSIZIONE: “NON CI FAREMO PIU’ INGABBIARE. LA MAGGIORANZA PROCEDA SE HA I NUMERI”
“Ci si può dividere e perfino scontrare sulla politica, ma quando si trascende nella più sprezzante mancanza di rispetto, umano prima ancora che politico, si mortifica e si violenta lo spirito ed il senso di un principio che dovrebbe sempre sovrintendere alle dinamiche di un’aula consiliare: ovverossia il principio del confronto dialettico in cui ognuno è libero di esprimere democraticamente il proprio pensiero senza per questo essere dileggio o peggio insultato sul piano personale”. A sostenerlo sono i consiglieri comunali del Pd, Sciacca Democratica, Sel, ed Elvira Frigerio, dopo il Consiglio comunale di ieri sera.
Per l’opposizione, “esiste un confine, anche in politica, che sarebbe saggio non travalicare mai, un confine che segna la differenza fra la contrapposizione, anche la più veemente, fra forze avverse ed una volgare rissa da bar”.
Per quanto riguarda la seduta di ieri, per l’opposizione “quel confine è stato travalicato nel modo più bieco ed aberrante, attraverso interventi di inaudita aggressività verbale, e perfino gestuale, che poco hanno a che vedere con la politica e con la democrazia; tutto ci saremmo aspettati ieri sera di venire linciati ed irrisi, da soggetti che evidentemente non hanno la minima percezione di come si stia in un consesso democratico ed a cui mancano i più elementari rudimenti di civile convivenza”.
Ciò che fa inelberare l’opposizione è anche l’atteggiamento tenuto dal Presidente del Consiglio Comunale “il quale ancora una volta ha denunciato tutti i suoi limiti nel dirigere i lavori consiliari con un minimo di imparzialità e terzietà; non si spiegherebbe altrimenti la sua solerzia nel redarguire quei consiglieri di opposizione, colpevoli a suo dire di essersi permessi di muovere rilievi politici al suo gruppo politico di riferimento, salvo poi rimanere in silenzio e consentire interventi di questo tipo”.
I rapporti adesso cambiamo, dicono. “Non ci preoccupa di certo la grettezza, nel tono e nei contenuti, di certi interventi, che qualifica unicamente chi li ha esternato in aula, né ci interessa farne un fatto personale; ci amareggia e ci preoccupa invece il clima che tali manifestazioni determinano, la cui unica conseguenza è evidentemente quella di irrigidire in modo irrecuperabile i rapporti fra maggioranza ed opposizione, scavando un solco immenso, che segnerà questi ultimi mesi di consiliatura; soprattutto ci preoccupa l’arroganza e la protervie di chi crede ancora di avere numeri tali da potersi perfino permettere di dileggiare in questo modo, quando invece non sono nemmeno in grado di mantenere i numeri minimi richiesti dalla legge, se non attraverso il salvagente lanciato puntualmente dal singolo consigliere di turno, con una staffetta ben orchestrata da Ambrogio per primo tempo e Turturici nel secondo”.
L’opposizione non farà più “da stampella di un centro destra di tale risma”, nè intendiamo “farsi ingabbiare dal giochetto del senso di responsabilità, che per loro significherebbe fare i loro comodi con i nostri numeri; garantiscano loro, se ne hanno le capacità, i numeri per portare a compimento la consiliatura; altrimenti tolgano il disturbo e si restituisca la parola ai cittadini , perché da questo momento da noi non avranno più ne sconti ne concessioni di alcun tipo”.