L’EX FRATE DAVIDE MORDINO CONDANNATO ANCHE IN APPELLO A 9 ANNI E 8 MESI

La Corte di Appello conferma la sentenza di condanna inflitta all’ex frate Davide Mordino dal tribunale di Sciacca a 9 anni e 8 mesi di carcere.  La procura generale, nell’udienza precedente, aveva chiesto la conferma della condanna inflitta in primo grado.

Davide Mordino è accusato di violenza sessuale su minori. Lui ha sempre negato l’accusa, dichiarandosi oggetto di un complotto ordito ai suoi danni per farlo andare via da Sciacca. Tesi sostenuta a spada tratta dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Antonino Agnello e Luca Giordano. Sono tredici i motivi di appello presentati dagli avvocati di Mordino. Sostengono l’estraneità ai fatti di Mordino, parlano di indagini svolte in maniera non regolare, di deposizioni tutte uguali, acquisite – sostengono – con il meccanismo del “copia e incolla” da parte di qualche giovane chiamato a testimoniare, di un’azione condotta da alcuni per fare in modo che frà Davide fosse costretto a lasciare la basilica saccense.

Gli avvocati (che ad inizio processo avevano richiesto anche una nuova istruttoria dibattimentale, richiesta però respinta dal Tribunale) hanno indicato anche le modalità con cui sarebbe stato oragnizzato il presunto complotto ai danni di Mordino, evidenziando che diverse persone potevano avere libero accesso sia i computer della parrocchia (computer nei quali è stato rinvenuto materiale poi finito agli atti del processo), sia lo stesso telefonino dell’ex prete. Secondo la ricostruzione dell’accusa l’ex sacerdote avrebbe avuto atti sessuali con quattro giovani che all’epoca dei fatti non avevano ancora compiuto diciotto anni. Avrebbe poi tentato di averne anche con altri due giovani, non riuscendoci perché questi si opposero. Una vicenda risalente ormai a 7 anni fa.

La Corte di Appello ha ritenuto fondato l’impianto accusatorio e ha confermato la sentenza di condanna.

Davide Mordino, parroco della Basilica di San Calogero a Sciacca, ha lasciato la città termale a dicembre del 2009. A luglio  2012 venne arrestato. Poi ottenne i domiciliari.

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