DIVISI SI…MA SEMPRE UNITI
Mandracchia e Leonte spronano il Pd. Se cambiate ci sono margini di un cammino comune, altrimenti le strade si dividono. Si rischia di non andare al ballottaggio schiacciati da M5S e centrodestra
Qualche giorno fa Fabio Leonte e Paolo Mandracchia, in una conferenza stampa, hanno presentato la loro idea in vista delle elezioni del prossimo maggio per la scelta del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale. Intuendo che il panorama politico, clima incluso, è mutato rispetto al passato, e che non si può giungere alle porte delle elezioni per costituire alleanze e scegliere il candidato sindaco, i due hanno voluto giocare d’anticipo ufficializzando la loro posizione.
Noi siamo noi, in buona sostanza, e non intendiamo stare al gioco di vecchi schemi e vecchie impostazioni me e nulla fosse accaduto domenica scorsa. Insomma, Mandracchia e Leonte hanno compreso esattamente la dimensione dell’allontanamento dai simboli dei partiti da parte degli elettori. Hanno compreso l’entità della stanchezza dei cittadini rispetto alle stantie logiche della vecchia politica. Tanto è vero che hanno detto chiaramente che scenderanno sul campo elettorale con una o più liste civiche.
Ma la vera sostanza della presa di posizione di Mandracchia e Leonte sta nella constatazione che bisogna presentarsi al vaglio degli elettori con un programma di svolta, di “punti realizzabili”, senza ripetere gli errori del passato quando il programma elettorale era più immaginifico del libro dei sogni. “Noi abbiamo esperienze e sappiamo cosa e come fare- dicono Mandracchia e Leonte- e prioritario nella nostra scelta di scendere in campo con un nostro candidato è convincere. Si convince la gente attraverso una proposta seria e concreta, tracciando in modo specifico l’idea della Sciacca che vogliamo. Prioritario per noi è il programma, i contenuti di un programma credibile, realizzabile”.
La discesa diretta in campo da parte di un nuovo soggetto civico di Mandracchia e Leonte è l’esigenza di tracciare una linea di demarcazione con un centrosinistra variegato, diviso e incerto sul da farsi. Ma non esclude una futura intesa col Pd, “a patto che il partito dimostri attenzione alle nuove esigenze che provengono dalla gente”.
Insomma, è abbastanza chiaro che Mandracchia e Leonte hanno capito che la svolta impressa da Renzi non porta da nessuna parte. Anzi allontana il Pd dal proprio elettorato. Per adesso si va avanti divisi, anche se da parte del Pd e Sciacca Democratica arrivana “l’apprezzamento” condizionato, rimarcando che divisi non si vince.
Ma Mandracchia e Leonte sono fortemente convinti che se divisi non si vince, incerti e ossequiosi si perde. O il Pd cambia e dimostra di dare una svolta, di abbandonare i vecchi schemi e le vecchie impostazioni, oppure addio. Su questo, Mandracchia e Leonte sono stati chiari.