RAPINE E AGGRESSIONI, GUCCIARDO: “NON C’ENTRO CON LA MORTE DEI DUE ANZIANI”
“Sì, ho preso parte alle rapine insieme a Giuseppe Sabella, ma io non c’entro con la morte dei due anziani”. Sarebbe questa, in sostanza, stando a quanto trapela dai contenuti dell’incidente probatorio che si è svolto in Tribunale, la confessione rilasciata davanti ai magistrati da Antonino Gucciardo, 25 anni. Affermazione con la quale in buona sostanza Gucciardo ha sostenuto che è stato Sabella ad aggredire Stefana Mauceri di Menfi e Nicolò Ragusano, di Sambuca di Sicilia. Anziani poi morti, Ragusano qualche giorno dopo, la Mauceri lo scorso mese di marzo. Rapine ed aggressioni risalgono al luglio del 2015.
L’incidente probatorio nel corso del quale Gucciardo, assistito dall’avvocato Mauro Tirnetta ha confessato, era stato richiesto dal sostituto procuratore della repubblica di Sciacca Carlo Boranga. Confessione, quella di Gucciardo, che potrà essere utilizzata nel dibattimento in aula. Gucciardo avrebbe ammesso di avere effettuato altri furti in abitazione assieme a Sabella. Ma per i casi culminati con la morte dei due anziani, avrebbe riferito che l’accordo con il suo complice era quello di immobilizzare o distrarre gli anziani, e non di aggredirli fisicamente. Dunque Gucciardo scarica su Sabella la responsabilità di queste tragedie.
Il procedimento giudiziario individua l’ipotesi di reato di omicidio a scopo di rapina. L’avvocato Aldo Rossi, che difende Sabella, definisce “poco credibili” le dichiarazioni di Gucciardo, ricordando che in un precedente interrogatorio il giovane aveva ammesso di avere detto una bugia. Insomma: la vicenda adesso assume contorni diversi. Gucciardo e Sabella, già schedati, furono arrestati dopo che i carabinieri avevano rinvenuto le loro impronte digitali a seguito degli accertamenti nell’abitazione dell’anziana di Menfi Stefana Mauceri. A sostegno della loro colpevolezza anche alcune testimonianze dei vicini di casa e delle riprese delle telecamere a circuito chiuso situate nei paraggi, che li avevano immortalati anche qualche giorno prima, evidentemente mentre effettuavano un sopralluogo preparatorio per il colpo che avrebbero poi messo a segno. Per i fatti di Sambuca, quelli costati la vita del 93enne Nicolò Ragusano, erano stati fatti anche alcuni accertamenti da parte del RIS di Messina.