PIANO ARO OSTACOLATO E RITARDATO PER LOTTA POLITICA

La Srr guidata da Vincenzo Marinello approva i contenuti tecnici di sua competenza,ma poi presenta osservazioni in ambiti che non le spettano. Ma intanto frena la pubblicazione del bando per l’appalto del servizio

Là dove non ha potuto l’opposizione, in Consiglio comunale, è riuscita la “longa mano” della stessa. Ma fuori dall’ambito del consesso comunale. C’è riuscita con la Srr, guidata da Vincenzo Marinello, cugino dell’ex deputato e posto alla guida della Sogeir dal governo cittadino di allora guidato dal sindaco Ignazio Cucchiara. La solita spartizione politica di società con capitale pubblico. La solita diatriba dallo stile dei conti Luna e Perollo che non fa altro che frenare ogni scelta politica che in questa città viene compiuta.

Il Piano Aro, quello che è stato approvato qualche mese fa in Consiglio comunale e che prevede diverse novità nel servizio della raccolta dei rifiuti e soprattutto un nuovo appalto di evidenza pubblica che consente Sciacca di staccarsi e rendersi autonoma nel settore della raccolta dei rifiuti. Il Piano Aro, tra i diversi punti contemplati, ha anche quello che include diversi servizi quali lo spazzamento delle vie della città, la pulizia delle spiagge.

Il Piano, approvato anche dalla Regione, si ferma, almeno per il momento, per volontà della Srr guidata da Vincenzo Marinello, notoriamente collocato a sinistra e vicino alle correnti del Pd dei deputati Giovanni Panepinto e Angelo Capodicasa. Il fatto anomalo è che la Srr approva i contenuti che le competono, ma va oltre e entra anche nel merito della scelta del Consiglio comunale relativo al Piano Aro avanzando osservazioni che, di fatto, frenano ulteriormente i tempi di pubblicazione del bando di evidenza pubblica per l’affidamento del servizio della raccolta dei rifiuti. C’è il sospetto che il tutto sia entrato nella stretta della morsa della politica.

L’obiettivo è quello di far slittare i tempi in modo tale che la giunta Di Paola non possa annoverare tra gli obiettivi il varo della nuova gestione dei rifiuti. Come al solito, a pagare è il cittadino che vede rimandare nel tempo scelte in un settore delicato come quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Vincenzo Marinello, che tra l’altro gestisca anche la Sogeir Impianti, inclusa la discarica di Saraceno-Salinella, on dà conto, però, e la sinistra in Consiglio comunale non presenta nessuna interrogazione, come mai la discarica che gestisce è priva dell’impianto di biostabilizzazione.

Mancanza che costringe, oggi, il Comune di Sciacca a far smaltire i rifiuti a Catania con l’aggravio notevole delle spese che ricadranno sulle tasche dei contribuenti saccensi. Tutto ciò, ovviamente, rimarrà nell’oblio, tranne gli articoli dei giornali come il nostro. L’opposizione farebbe il suo dovere se assumesse una posizione sulla questione. Ma non lo fa, ovviamente anche in vista delle prossime elezioni amministrative.

Noi andremo avanti sulla questione, anche su quella che riguarda l’indagine della Procura della Repubblica di Sciacca sulla vicenda dell’elezione del Consiglio di Amministrazione della Srr e che riuguardano 5 sindaci, tra cui Giovanni Panepinto, e l’attuale presidente Vincenzo Marinello. 

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