OSPEDALE, NEGLI ULTIMI 4 ANNI PERSI 13.432 ACCESSI

Per Ficarra va tutto bene, per Cittadinanzattiva è un disastro. Lettera al ministro Lorenzin

Cittadinanzattiva- Tribunale per i Diritti del Malato di Sciacca non demorde e torna a scrivera un’ulteriore lettera alministro Lorenzinsulla situazione sanitaria del distretto di Sciacca, con particolare riferimento all’ospedale di Sciacca. Criticità dovute “all’incapacità della governace della direzione generale dell’asp di Agrigento, che non ha applicato al meglio le regole dettate del piano della salute 2014-2016 non rispettando i vincoli fissati dalla legge 135/2012 decreto n. 70 del 02/04/2015”.

Cittadinanzattiva allega alla lettera un’interessante lavoro di comparazione con dati ufficiali tratti dalla Gurs Regione Sicilia e ufficio statistica Asp di Agrigento. In quattro anni, la struttura ospedaliera di Sciacca ha perso 13.432 accessi nel periodo 2010-2014:

Ordinario    2010   N.   8.380

                   2014   N.   6.568    -1.812

Day service 2010   N.   2.378

            2014   N.   2.968   + 590

Day surgery 2010   N.   2.988

                     2014  N.     616 -2.372

Servizi ambulatoriali 2010  N. 102.246

                                  2014  N.   92.408 -9838

“E’ ormai acclarato- scrive alla Lorenzin Cittadinanzattiva- che l’ospedale, che era azienda autonoma e che si era costruito un percorso di miglioramento e d’incremento dei servizi erogati ai cittadini attraverso l’apertura di nuove U.O. dirette da professionisti di provata esperienza, divenendo riferimento per un territorio piuttosto ampio vista anche la collocazione geografica che abbraccia parte della provincia di Trapani e la porzione più montana della Provincia di Palermo, si è vista, divenendo presidio ospedaliero, depauperata lentamente di tutti quei servizi erogati e che soddisfacevano i bisogni di un’ampia popolazione che va oltre i 150.000 abitanti e inoltre è stata lasciata in un abbandono strutturale e con una grave insufficienza di personale sanitario che ne ha messo a rischio la stessa sicurezza”.

“Riteniamo che le dirigenze che si sono succedute, tutte distinte soltanto per la loro gestione ragionieristica, con colpevole superficialità abbiano operato non tenendo conto dei volumi d’attività svolte dal territorio negli anni, lasciando scoperti numerosi bisogni sanitari di cittadini costretti a emigrare verso strutture sanitarie di Palermo o peggio verso strutture private o fuori dall’isola”.

Non convince Cittadinanzattiva “le ultime notizie che danno una buona premialità all’attuale manager” poichè “lasciano molto perplessi perché non riusciamo a capire come vengono fatte queste valutazioni. Oltremodo grave è stata l’assenza di un piano di rifunzionalizzazione dell’ospedale di Ribera, dove esistono ancora U.O. doppioni nonostante Ribera disti da Sciacca solo 20 Km e che abbia un’esiguo numero di accessi comportando un grave spreco di risorse economiche ed umane”.

Ciottadinanzattiva evidenzia ancora “il continuo degrado degli ambienti ospedalieri, uno standar di qualità pessima e una cattiva organizzazione di tutte le attività sanitarie e non sanitarie del nosocomio. Gravissima è l’insufficienza di personale medico e paramedico che mette a rischio lo stesso diritto alla salute degli utenti, personale fortemente carente anche in servizi di emergenza come il pronto soccorso, l’emodinamica e la cardiologia, l’ematologia, il persistere di insufficienza di anestesisti che costringono molto spesso le U.O. di chirurgia a dirottare gli utenti presso altri nosocomi”.

 

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