STRAGE DELLE MACCALUBE, IL PROCESSO RISCHIA DI SALTARE

Nella tragedia alla riserva delle Maccalube (27 settembre 2014) persero la vita due fratellini, Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, per l’esplosione dei vulcanelli. Sotto accusa sono finiti il direttore della riserva, Domenico Fontana, assessore comunale di Agrigento e componente della segreteria nazionale di Legambiente; il dipendente del sito Daniele Gucciardo, e Francesco Gendusa, dirigente dell’assessorato regionale al Territorio, esperto di siti naturalistici.

Il processo rischia di saltare perchè nel fascicolo del giudice manca la lista dei testi della Procura. “Giudice, nel suo fascicolo manca la lista dei testimoni della Procura. Non è mai stata depositata, di conseguenza non vedo come possa essere ammessa”. L’avvocato Pasquale Contorno, difensore di uno dei tre imputati finiti a giudizio con l’accusa di omicidio colposo plurimo, ha sollevato la questione.

Il giudice del Tribunale di Agrigento, Gianfranca Claudia Infantino, poco prima, aveva dichiarato aperto il dibattimento e dato la parola a tutte le parti per illustrare i propri mezzi di prova. Il pubblico ministero Simona Faga, ieri presente in udienza anche se l’indagine e la fase successiva del procedimento sono state trattate dal collega Carlo Cinque, ha chiesto di sentire i testimoni della propria lista.

Dopo le richieste dei vari difensori di parte civile (fra questi gli avvocati Antonio Provenzani, Alfonso Neri e Monica Malogioglio che difendono i familiari dei bimbi, il Comune di Aragona e due associazioni ambientaliste) è toccato ai difensori dei tre imputati.

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