RIFIUTI, AUTOCOMPATTATORI FERMI DA GIOVEDI’. LA SOGEIR CONVOCA I SINDACI

A solita questione. Diversi comuni non pagano la Sogeir che, a sua volta, non liquida le fatture ai fornitori

Dovevano fermarsi già da unedì prossimo gli autocompattatori delle ditte Bono Slp e Sea, quelli noleggiati. Sono una ventina al servizio di diciassette comuni.Il Commissario straordinario della Sogeir, Dimino, ha convocato per lunedì i sindaci del territorio di competenza. La riunione servirà a fare il punto della situazione. La storia è sempre la stessa. Le ditte Bono Slp e Sea vantano crediti dalla Sogeir per oltre un milione di euro.

Se entro mercoledì non ci sono novità, cioè i Comuni non effettuano versamenti alla Sogeir, le ditte Bono Slp e Sea fermeranno gli auocompattatori.

Ma diversi Comuni non versano le quote alla Sogeir che, in tal modo, non ha liquidità per pagare fornitori e stipendi. “Noi non possiamo andare più avanti, dobbiamo ricevere quanto legittimamente ci spetta”, ha dichiarato l’imprenditore Enzo Bono.

Sogeir da tempo non dispone più di mezzi adeguati: quelli che ha o sono obsoleti o comunque non sono utilizzabili. Tutto ciò comporta a ricorre al noleggio da ditte private per il “nolo a freddo”, cioè mezzo e autista. Il resto del personale è quello della Sogeir.

Ditte private che già lo scorso mese di gennaio, nelle stesse ore in cui il commissario straordinario di Sogeir uscente Vincenzo Raitano veniva sostituito nel ruolo dal saccense Giuseppe Dimino, avevano annunciato l’intenzione di fermarsi, per poi desistere a fronte di alcuni pagamenti effettuati.

Ribera, Sciacca e Caltabellotta sono i comuni più puntuali nel pagamento, mentre diversi comuni sono debitori per diverse centinaia di migliaia di euro.

Questa situazione comporta uno stallo. I comuni non pagano,la Sogeir non riscuote e quindi non può pagare i fornitori.  Alcuni comuni, come Menfi e Santo Stefano di Quisquina, da qualche tempo sono tornati ad autogestire il servizio rifiuti attraverso appositi piani ARO. Altri comuni intendono autogestirsi da qui a breve, come il Comune di Sciacca, che recentemente ha approvato il suo piano ARO e dal prossimo anno intende affidare il servizio rifiuti ad una società privata.

“Noi abbiamo annunciato questo nuovo blocco con una lettera già di otto giorni fa, e non si è mosso nessuno”, precisa Enzo Bono.

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