TERME, ALLACCIAMENTO FOGNARIO: GENIO CIVILE PRONTO, LA REGIONE NO

Il progetto è stato inviato al Dipartimento Patrimonio a Palermo, ma da lì nessuna risposta. Siamo alle solite

Per far scorrere il tempo infruttuosamente la Regione è imbattibile. E non c’è rimedio per invertire un modo di fare che è nel suo Dna. Vi ricordate tutti che le riunioni all’inizio di quest’anno, le audizioni in Commissione Bilancio dell’Ars, promettevano una soluzione “veloce” per fare in modo che le strutture termali fossero messe nelle condizioni di riprendere l’attività ed evitare che anche nel 2016 rimanessero chiuse. Come è noto, c’è una questione fondamentale che non consente l’apertura dello stabilimento e del Grand Hotel: manca la conduttura all’allacciamento fognario.

Doveva intervenire Girgenti Acque, ma per recuperare sui tempi e anche sui costi fu deciso che ad intervenire fosse il Genio Civile. Ebbene, passato un po’ di tempo e formalizzato l’incarico di redigere il progetto al Genio Civile, la questione è ancora al palo. Aprile sta per finire e immaginare una riapertura delle terme è cosa che può farsi solo in preda alla follia.

Dal punto di vista economico, la Regione, il Dipartimento al Patrimonio della Regione, si assunse il carico dicendo che c’era la disponibilità economica. Il costo per la realizzazione si aggira intorno ai 120 mila euro. Nel frattempo, si fece opera di convincimento sul liquidatore della Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano, ad emettere i mini bandi per l’affidamento delle strutture termali a terzi per un periodo di due anni. Turriciano disse che l’avrebbe fatto, ma solo lo stesso giorno in cui il cantiere avrebbe iniziato i lavori.

Oggi, non c’è il cantiere, non ci sono i mini bandi. C’è solo un punto interrogativo. Perché non si è andati avanti? Il Genio Civile già da qualche settimana ha inviato il progetto al Dipartimento del Patrimonio, come si era stabilito, ma non ha avuto ancora nessun riscontro. La Regione non ha più la disponibilità economica per mantenere l’impegno assunto? Ancora oggi c’è da decidere quale procedura adottare per l’affidamento dei lavori, quella d’urgenza o quella normale? Non dimenticando che per le procedure d’urgenza ci sono profili legislativi ben precisi e perimetrati.

Come al solito, il tempo passa Trascorre con la solita routine: si solleva il problema, si fanno riunioni a iosa, si prospettano soluzioni, ma poi…tutto si arena. E cala il silenzio. Aveva ragione, allora, Turriciano a dire no al sindaco per la pubblicazione dei mini bandi. Il liquidatore conosce bene la macchina burocratica regionale e la classe politica. La pubblicazione dei mini bandi avrebbe avuto nessun effetto. La questione dell’allacciamento fognario è ancora ferma al punto di partenza.

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