VALORIZZAZIONE “STUFE SAN CALOGERO”, NESSUNA RISPOSTA AL PROGETTO. LETTERA A TURRICIANO: “SILENZIO COLPEVOLE”

La struttura potrebbe essere offerta in gestione e non è bloccata dalla questione dell’allacciamento fognario

“Ad oggi, ovvero a più di 4 mesi dalla presentazione della proposta, non è giunta ancora alcuna risposta da parte Sua, in merito alla questione. Se non doveroso, sarebbe quantomeno opportuno che in qualità di Liquidatore della Società Terme s.p.a. desse almeno un segnale di presenza ai fautori del progetto, esplicitando nel dettaglio le modalità ed i tempi degli interventi eventualmente da programmare o gli eventuali dinieghi e le loro cause”.

Inizia così la lettera di solecito inviata al liquidatore della Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano, dall’ingegnere Viviana Rizzuto. La Rizzuto, insieme ad un gruppo di professionisti, aveva presentato una  proposta per la gestione delle Stufe di San Calogero.Un progetto mirato alla valorizzazione di un bene unico al mondo. Un primo sollecito era stato inviato lo scorso dicembre, ma senza riscontro  alcuno.

Oggi, l’ingegnere Rizzuto torna alla carica riscrivendo a Turriciano anche per “dare la possibilità di informare in modo concreto ed ufficiale tutti coloro che ripetutamente ci chiedono a che punto sia arrivata la questione sollevata”.

L’obiettivo del progetto “è stato sempre quello di salvare dal degrado e dalla rovina un sito naturale unico al mondo”.Nella lettera, Viviana Rizzuto rimarca come “il progetto e i suoi propositori meritino almeno un si, un no, un ni, un forse, un vedremo e non di essere bistrattati e completamente ignorati”.

“La nostra scelta di impegnarci in questo progetto- continua Viviana Rizzuto- come gruppo di professionisti senza scopo di lucro non è stata dettata da “orticelli da coltivare” o da ipotetiche ricerche di un “posto al sole”: vogliamo molto semplicemente che un sito naturale senza eguali al mondo non venga portato alla rovina e altrettanto molto semplicemente esigiamo almeno delle risposte”.

Se fino ad oggi nessuna risposta è stata data alla proposta, il “colpevole silenzio non è da addebitare a chi ha avanzato il progetto”. Le stufe di San Calogero, al contrario dello stabilimento di via Agatocle e del Grand Hotel delle Terme, non sono condizionate dalla problematica dell’allaccio fognario. Dunque, non c’è ostacolo per affidarle. Questo è il nocciolo della questione, e l’ingegnere Rizzuto sollecita Turriciano proprio per comprendere i motivi del “colpevole silenzio”.

Rizzuto torna, con la lettera, a rinnovare la richiesta “di un cortese e sollecito riscontro in merito”,mentre sottolinea che “non è da sottovalutare il fatto che piu tempo passa senza alcun intervento sul sito e più continua lo stato di degrado e di rovina dello stesso, con conseguenze spiacevoli per i molti utenti che ne facevano da anni uso per curare patologie in modo del tutto naturale, nonché, evidentemente, conseguenze disastrose anche per l’economia locale”.

Rizzuto invita il sindaco, al quale è stata inviata copia della lettera, “a valutare l’opportunità di convocare in tempi celeri una riunione con gli organi politici interessati alla questione Terme, qualora questo incomprensibile atteggiamento di colpevole silenzio dovesse persistere, al fine di approfondire le circostanze che lo determinano”.

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