SE SCIACCA FOSSE COMPATTA…
Il voto referendario di ieri ha portato alle urne più della metà egli elettori. L’attività di informazione sulle ragioni di andare a votare è stata massiccia grazie al lavoro delle associazioni che non si sono risparmiate un attimo. Al di là del risultato che non è servito in quanto in campo nazionale non si è raggiunto il quorum del 50% più uno, una considerazione è da farsi. Il voto saccense di ieri esprime compattezza e sensibilità nel difendere un bene comune quale il mare.
Ma è tale compattezza che bisogna prendere in considerazione per dare una svolta all’apatia della città rispetto alla difesa del proprio territorio. Quanti tempi ci sono sul tappetto che hanno importanza collettiva: terme, ospedale, lavoro, sviluppo della nostra città. Su questi temi bisognerebbe che la città si stringesse intorno alle varie iniziative che sono in corso, scendendo in campo massicciamente per dare fiato e sostegno alle attività messe in campo dalle associazioni.
La compattezza sarebbe la prova provata che Sciacca dice no all’apatia, all’oblio. Dice no all’indifferenza di una Regione che guarda la città sempre più come periferia. Bisogna mantenere, allora, alta l’attenzione verso i cittadini, coinvolgendoli maggiormente e spiegando con intelligenza i motivi del lottare insieme.