MORI’ SOTTO LE MACERIE DELLA FRANA, CHIESTI 5 RINVII A GIUDIZIO

Il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Sciacca si pronuncerà fra due giorni sulla richiesta di rinvio a giudizio dei responsabili della cava di Villafranca Sicula nella quale perse la vita, il 6 febbraio del 2013, l’operaio Mario Cardinale di 52 anni.

La richiesta è stata formulata per Alfonsina Marretta 43 anni di Ribera titolare della cava, per l’amministratore Giovanni Sola 45 anni sempre di Ribera, per Salvatore Castiglione 35 anni di Caltanissetta responsabile del servizio di prevenzione e sicurezza, per il direttore tecnico dei lavori Salvatore Gelsomino 75 anni di Caltanissetta e per Luigi Infantino 59 anni dipendente del distretto minerario, responsabile della vigilanza sulla cava di Villafranca Sicula.

Una tragedia che impegnò i vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca, ma anche la protezione civile e tanti volontari che per diversi giorni tentarono di recuperare il corpo dell’operaio originario di Bivona, rimasto sepolto sotto la frana del costone dove stava lavorando. A rendere difficili le operazioni anche la pioggia incessante di quei giorni che faceva temere nuovi crolli.

L’inchiesta, aperta dalla Procura della Repubblica di Sciacca, si è avvalsa di consulenze tecniche per accertare le cause della frana che aveva travolto Mario Cardinale. L’accusa formulata dai magistrati è di omicidio colposo. E’ stato travolto dal cedimento del costone, ma secondo quanto appurato dalla Procura in quella zona non era stati previsti, né tanto meno autorizzati i lavori.

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