PRONTO SOCCORSO, OTTIMO IMPEGNO DEL PERSONALE, MA TROPPI I DISAGI

Al pronto soccorso, medici, infermieri e ausiliari si fanno davvero i quattro, ma i problemi permango creando disservizi e disagi che non solo arrecano malumore tra gli utenti e loro familiari, ma si riflettono negativamente sull’immagine della struttura ospedaliera. Ieri è stata una giornata emblematica di quel che succede al proto soccorso. Perde la calma una coppia di anziani di Castelvetrano. Giunti alle 10 di mattina, alle 18,30 doveva essere ancora il marito che accusava n malessere. Ma non è il solo caso.

Tanti utenti si lamentano per il troppo tempo che trascorre tra l’arrivo al pronto soccorso e la visita. Di pomeriggio c’erano 40 utenti in attesa di essere sottoposti a visita. Diversi i codici gialli, tanti quelli verdi. Per accedere i tempi veloci bisogna essere registrati con il codice rosso. Nel corridoio, davanti le due porte di accesso al pronto soccorso, stazionavano tre anziani utenti con flebo e maschera d’ossigeno. Un’anziana era lì dal mattino. Nelle sale c’era il tutto pieno, con utenti su barella, utenti seduti sulle sedie, qualcuno vomitava. Un trentenne, caduto mentre era al lavoro, ha il braccio tenuto con una fascia, il polso gonfio.

Oltre alla lunga attesa, per lui nemmeno un cubetto di ghiaccio da mettere sulla botta. Arriva anche un’anziana che era caduta a casa. Arriva malconcia, con la fronte insanguinata. Vi vede a occhio nudo l’intensità dell’effetto della caduta. E’ stata messa su una poltrona, in attesa. Anche per lei niente giaccio. Anche la macchietta distributrice di ghiaccio è priva del prodotto. I medici fanno l’impossibile, sono in due, ma poi ne resterà uno solo dopo le ore 20. E i disagi, ovviamente, aumentano.

Fanno l’impossibile gli infermieri, gli ausiliari. Ma è l’organizzazione che non gira. Al pronto soccorso di Sciacca arrivano utenti dai piccoli paesi viciniori che non hanno più un riferimento e sono costretti a rivolgersi al Giovanni Paolo II. E’ pure vero che si registrano tanti codici verdi, cioè di situazioni che non hanno priorità e che, comunque, devono essere affrontate. Adesso c’è anche il ticket di 25 euro per chi viene dimesso dal pronto soccorso col codice bianco. Il pronto soccorso è il primo importante impatto dell’utente con la struttura ospedaliera.

 

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