ASPETTANDO GODOT CHE PORTI NOTIZIE SUL PRG
Di Paolo Ferrara
Nonostante alcune Associazioni culturali e qualche consigliere comunale abbiano chiesto notizie circa i tempi previsti per le controdeduzioni alle osservazioni e opposizioni al PRG, tra chi avrebbe il dovere di indicare una data -ancorché approssimativa e considerando ampiamente già superati i termini di Legge- e portare “nuove” sull’argomento, non si vede arrivare nessuno a portare notizie attendibili.
Stupisce, soprattutto, che a queste “interrogazioni” non segua alcuna risposta o, se c’è, che non venga resa pubblica come invece dovrebbe essere in diritto dei cittadini. Nel primo caso dovrebbero essere gli stessi interroganti a sollevare il problema della mancata risposta da parte di chi dovrebbe darle a quelle istanze che, considerando che i consiglieri li rappresentano, sono come se fatte dai cittadini stessi, a cui bisognerebbe rendere conto dell’operato amministrativo non soltanto durante le conferenze di fine anno. Nel secondo caso è da capire se le risposte arrivano ma sono tenute per sé stessi dai consiglieri interroganti che così, non rendendole pubbliche utilizzando gli organi d’informazione (che a Sciacca certamente non mancano), non adempiono appieno al proprio dovere istituzionale.
Insomma, non è poi tanto inverosimile identificare i cittadini di Sciacca in Vladimiro ed Estragone protagonisti dell’opera “Aspettando Godot” di Samuel Beckett: Sciacca è città in cui anche il “teatro dell’assurdo”… assurdo non è perché se, come scrisse un critico negli anni ’50 del secolo scorso, “ Aspettando Godot è una commedia in cui non accade nulla, per due volte “, a Sciacca le commedie durano anni ed anni senza che “mai” accada nulla di concreto, sino a esulare l’assurdo e diventare realtà.
Tanto ciò è vero che sono trascorsi ben undici mesi dall’adozione del PRG e ai tanti proclami non è seguito nessun risvolto pratico che abbia avuto una reale ricaduta positiva sulla città.
Personalmente non m’interessano le responsabilità, anche perché mai nessuno se le assume e, dunque, sarebbe abbastanza ridicolo e deprimente che me la prendessi con qualcuno in particolare. Piuttosto, ciò che m’interessa capire è il perché i cittadini non sono costantemente messi al corrente di quanto si sta facendo per accelerare la chiusura dell’annosa questione del PRG: deve infatti essere chiaro che, contrariamente a quanto qualsivoglia amministrazione fa credere per appuntarsi medaglie di merito, la vicenda PRG non si è per nulla chiusa con la sua adozione poiché essa è solo uno dei passi dell’iter burocratico da seguire, che prevede ancora altre fasi decisive e, soprattutto, temporalmente indefinibili nonostante vi siano precise disposizioni di Legge a cui ci si dovrebbe attenere.
Insomma, non “politicamente” ma in nome della “verità”, dovremmo sentirci apertamente dire che l’adozione del PRG non ha risolto alcunché ma, invero, ha aperto una fase delicatissima per quanto concerne il sistema economico della città, una fase di stasi che deve essere chiusa al più presto possibile e di cui qualsiasi amministrazione è il primo soggetto responsabile perché “adottare” un PRG, dovendolo poi traghettare alla Regione Sicilia per l’approvazione finale, non è un merito bensì un onere.
Senza indugi: proprio perché decisiva per il futuro urbanistico ed economico della città, quella che intercorre tra l’adozione e le controdeduzioni alle osservazioni/opposizioni è una fase dell’iter che meriterebbe molta più attenzione e molta più incisività di quanta gliene viene data da chi di dovere ma (visto che Godot non arriva…) anche dagli organi d’informazione, a cui chiedo di esercitare costante pressione anche su questo tema, interessandosi maggiormente alla situazione in atto riguardante il PRG, dando costantemente notizie sullo sviluppo del suo iter. Paol
Aspettando Godot che porti notizie sul PRG di Sciacca Nonostante alcune Associazioni culturali e qualche consigliere comunale abbiano chiesto notizie circa i tempi previsti per le controdeduzioni alle osservazioni e opposizioni al PRG, tra chi avrebbe il dovere di indicare una data -ancorché approssimativa e considerando ampiamente già superati i termini di Legge- e portare “nuove” sull’argomento, non si vede arrivare nessuno a portare notizie attendibili. Stupisce, soprattutto, che a queste “interrogazioni” non segua alcuna risposta o, se c’è, che non venga resa pubblica come invece dovrebbe essere in diritto dei cittadini. Nel primo caso dovrebbero essere gli stessi interroganti a sollevare il problema della mancata risposta da parte di chi dovrebbe darle a quelle istanze che, considerando che i consiglieri li rappresentano, sono come se fatte dai cittadini stessi, a cui bisognerebbe rendere conto dell’operato amministrativo non soltanto durante le conferenze di fine anno.
Nel secondo caso è da capire se le risposte arrivano ma sono tenute per sé stessi dai consiglieri interroganti che così, non rendendole pubbliche utilizzando gli organi d’informazione (che a Sciacca certamente non mancano), non adempiono appieno al proprio dovere istituzionale. Insomma, non è poi tanto inverosimile identificare i cittadini di Sciacca in Vladimiro ed Estragone protagonisti dell’opera “Aspettando Godot” di Samuel Beckett: Sciacca è città in cui anche il “teatro dell’assurdo”… assurdo non è perché se, come scrisse un critico negli anni ’50 del secolo scorso, “Aspettando Godot è una commedia in cui non accade nulla, per due volte“, a Sciacca le commedie durano anni ed anni senza che “mai” accada nulla di concreto, sino a esulare l’assurdo e diventare realtà. Tanto ciò è vero che sono trascorsi ben undici mesi dall’adozione del PRG e ai tanti proclami non è seguito nessun risvolto pratico che abbia avuto una reale ricaduta positiva sulla città. Personalmente non m’interessano le responsabilità, anche perché mai nessuno se le assume e, dunque, sarebbe abbastanza ridicolo e deprimente che me la prendessi con qualcuno in particolare.
Piuttosto, ciò che m’interessa capire è il perché i cittadini non sono costantemente messi al corrente di quanto si sta facendo per accelerare la chiusura dell’annosa questione del PRG: deve infatti essere chiaro che, contrariamente a quanto qualsivoglia amministrazione fa credere per appuntarsi medaglie di merito, la vicenda PRG non si è per nulla chiusa con la sua adozione poiché essa è solo uno dei passi dell’iter burocratico da seguire, che prevede ancora altre fasi decisive e, soprattutto, temporalmente indefinibili nonostante vi siano precise disposizioni di Legge a cui ci si dovrebbe attenere. Insomma, non “politicamente” ma in nome della “verità”, dovremmo sentirci apertamente dire che l’adozione del PRG non ha risolto alcunché ma, invero, ha aperto una fase delicatissima per quanto concerne il sistema economico della città, una fase di stasi che deve essere chiusa al più presto possibile e di cui qualsiasi amministrazione è il primo soggetto responsabile perché “adottare” un PRG, dovendolo poi traghettare alla Regione Sicilia per l’approvazione finale, non è un merito bensì un onere.
Senza indugi: proprio perché decisiva per il futuro urbanistico ed economico della città, quella che intercorre tra l’adozione e le controdeduzioni alle osservazioni/opposizioni è una fase dell’iter che meriterebbe molta più attenzione e molta più incisività di quanta gliene viene data da chi di dovere ma (visto che Godot non arriva…) anche dagli organi d’informazione, a cui chiedo di esercitare costante pressione anche su questo tema, interessandosi maggiormente alla situazione in atto riguardante il PRG, dando costantemente notizie sullo sviluppo del suo iter.