ECOTASSA SUI RIFIUTI, PER SCIACCA SI PROFILA UNA BATOSTA PER I CONTRIBUENTI. TROPPO BASSA LA PERCENTUALE DI DIFFERENZIATA DEL 20%

Dai 12,36 euro per tonnellata Sciacca passerebbe a 19,37 euro per i rifiuti depositati in discarica

Mancava anche questa, l’ecoincentivo’ alla raccolta differenziata. Per i Comuni davvero virtuosi che praticano la differenziata pari ad una cifra che supera il 65% si tramuta in benefici, mentre per i Comuni che registrano cifre al di sotto diventa un fardello pesantissimo. L’ecotassa è il “tributo speciale” che le amministrazioni comunali dovranno pagare per il deposito dei rifiuti solidi in discarica: una tassa già esistente ma che con la finanziaria appena approvata dall’Ars è quasi raddoppiata per quelle realtà rimaste inchiodate a percentuali minime di raccolta selezionata dei rifiuti.

Dai 12,36 euro fissi per ogni tonnellata di immondizia versata in discarica, si è passati ad un sistema a sei scaglioni che calcola l’aliquota da applicare in base ai risultati raggiunti nella raccolta differenziata. Un cambio di direzione, deciso dal governo regionale per fare fronte ai diktat dell’Europa. Se entro l’1 gennaio 2017 non dovessero alzarsi i livelli di differenziata, la spesa rischia di raddoppiare.

Una batosta figlia dei numeri impietosi registrati dalla raccolta in Sicilia. In base ai dati del 2014, provenienti dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Agrigento, Enna, Messina, Siracusa, Catania, Palermo, Caltanissetta e Trapani registrano dati di raccolta differenziata sotto al 15 per cento. Questi comuni, qualora il trend non dovesse cambiare, passeranno dai 12,36 euro a tonnellata a 21,52 euro. Una bella batosta.

Sciacca, con il 20% rientra nella seconda delle sei fasce stabilite dall’ultima finanziaria (dal 15 al 25 per cento di differenziata). In questo caso verrebbe applicata un’aliquota pari a 19,37 euro per tonnellata di rifiuti depositata in discarica.

Al computo complessivo va aggiunta un’addizionale del 20 per cento sul tributo speciale, inserita anch’essa nell’ultima legge di stabilità, che fa lievitare il conto finale a 20,4 milioni.

La legge prevede anche un meccanismo premiante: i Comuni che raggiungeranno un incremento annuo di differenziata del 10 per cento otterranno uno sconto del 30 per cento sul tributo speciale, per chi aumenterà la raccolta selezionata del 15 per cento, invece, otterrà uno sconto del 40 per cento. C’è un anno di tempo per porre rimedio.

La Sogeir, a Sciacca, ha sempre fallito l’obiettivo di raggiungere una cifra di differenziata importante. Oggi, i saccensi rischiano di pagare a caro prezzo tale fallimento. Siamo al 20%, cifra troppo bassa. Anni trascorsi a dipingere la Sogeir con colori di virtuosismo. La realtà è ben altra, e nessuno pagherà per tale fallimento.

Il 2016 scorrerà infruttuosamente e non registrerà nessun scostamento dal misero 20%. Si spera nella nuova gestione Aro, il cui Piano a vaglio del Consiglio comunale. Piano che è giunto in Aula nel luglio del 2015. Il tempo passa infruttuosamente in questa Città.

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