CONSIGLIO COMUNALE, L’OPPOSIZIONE SI ARRABBIA E SE NE VA

La maggioranza boccia la richiesta di sospensiva per 20 giorni per trattare l’argomento Aro e l’opposizione lascia l’aula facendo venire meno il numero legale

I rifiuti dividono e portano tensione tra maggioranza e opposizione. Ieri sera si doveva iniziare a dibattere il punto riguardante il Piano Aro, ovvero la gestione della raccolta dei rifiuti nel comune di Sciacca che si distaccherà dall’Ato Ag1 Sogeir. Giunti alla trattazione del punto, il consigliere Paolo Mandracchia, per l’opposizione, ha chiesto la sospensiva della trattazione dell’argomento per 20 giorni. La sospensiva è stata richiesta per 20 giorni.

Nella sua richiesta, Mandracchia faceva riferimento alle nuove direttive della Regione che impone, a stretto giro di posta, la costituzionei delle Ati provinciali per la gestione del servizio idrico. Nel suo breve intervento, Mandracchia ha fatto intendere che la gestione in house, cioè diretta del Comune, è ormai un tabù caduto anche per l’opposizione. Sembrava, l’intervento di Mandracchia, un ponticello di dialogo su una questione che si è arenata da parecchio tempo. Alla fine, 20 giorni passano subito.

Messa a votazione la richiesta dell’opposizione, interviene il consigliere comunale di maggioranza, Salvatore Alonge, il quale ha comunicato che non si riteneva necessaria la sospensiva. In questo preciso momento del Consiglio comunale, la maggioranza aveva i numeri per votare sfavorevolmente la richiesta dell’opposizione. Dopo il voto che cassava la richiesta dell’opposizione, quest’ltima si è alzata abbandonando l’aula e richiedendo il numero legale che, ovviamente, non era più assicurato.

Al Presidente del Consiglio comunale non è rimasto altro che riconvocare la seduta per stasera. In mattinata, intanto, l’opposizione ha convocato una conferenza stampa.

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