Di solito l’ingresso di un nuovo assessore, nella cerimonia di giuramento al sindaco e al segretario generale, è un momento di condivisione. Un momento nel quale i sorrisi dovrebbero essere “rappresentativi” della maggioranza. Invece, ieri mattina, così non è stato. L’Ncd era assente. Certamente non perché tutti avevano “improrogabili impegni” di lavoro. Semplicemente perché ai sorrisi di Forza Italia c’era il contraltare dei mugugni dell’Ncd che non hanno digerito la scelta del sindaco di attribuire il secondo assessorato al partito di Berlusconi.

L’operazione compiuta non ha mutato lo scenario numerico della maggioranza in Consiglio comunale. Di Paola non ha allargato il ventaglio dei consiglieri comunali a so vantaggio. Di certo, l’ultimo anno della consiliatura in corso sarà più irto del solito. Se il sindaco “ha autonomia nell’assumere scelte”, è pure vero “che deve assumersi le responsabilità che ne conseguono”. Questa è la politica.

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