A PORTO EMPEDOCLE CONTRO IL DEGRADO IGIENICO-SANITARIO SCENDE IN CAMPO LA CHIESA

Porto Empedocle attraversa un periodo di disagi, specie dal punto di vista igienico-sanitario con l’immondizia non raccolta. Contro tale degrado scende in campo la chiesa con un documento firmato dai parroci che chiedono aiuto alle istituzioni per superare il momento di crisi in cui versa la città marinara.

Si tratta di un appello indirizzato principalmente al prefetto Nicola Diomede, ma anche alle forze politiche regionali e nazionali. Il documento è stato firmato da don Leopoldo, don Dario, don Nicola, don Salvatore, don Girolamo, don Tommaso.

Ecco il testo.

“I parroci, i religiosi e le comunità ecclesiali di Porto Empedocle, in fraterna e comunitaria unità di intenti, chiedono una forte, convinta ed unitaria presa di coscienza di tutte le forze genuine della città a partire dai cittadini e per finire alle istituzioni, per invertire la tendenza negativa in cui ci dibattiamo. Siamo preoccupati per la grave situazione socio economica che si è venuta a creare nella nostra città e che si manifesta con un degrado umiliante, crescente ed inarrestabile. E siamo preoccupati per l’indecoroso abbandono delle più elementari norme igienico sanitarie, con le strade invase da montagne di spazzatura, fonte di pericolose malattie epidemiche e per l’abbandono, ancora più grave di sempre, delle periferie distanti dal centro urbano geograficamente ed operativamente, che da tempo non sono destinatarie di alcun intervento operativo mirato ad un tenore di vita sociale decente e dignitoso. Ad oggi non è stato annunciato nessun intervento istituzionale teso ad annunciare qualche intervento migliorativo della situazione in atto e che, anzi, tutto lascia prevedere un peggioramento della stessa. Oltre al degrado ambientale, cresce anche la condizione di bisogno di intere, nuove, famiglie povere vista la mancanza di qualsiasi forma di assistenza sociale, che gli operatori ecologici non percepiscono stipendio da circa quattro mesi e che ai dipendenti comunali non è stato ancora accreditato lo stipendio di gennaio. La città pare essere stata amministrata male, con sperpero inconcludente di risorse pubbliche, e le opere pubbliche in corso sono rimaste delle incompiute e che a breve andranno perduti anche i pochi lavori di riavvio che erano stati fatti. Chiediamo interventi immediati rispetto ai diritti dei lavoratori, la predisposizione di progetti che possano attivare nuova occupazione, la sistemazione organica ed efficiente del servizio di nettezza urbana, il completamento di tutte le opere incompiute, che porterebbe lavoro ai cittadini e decoro alla città. Invochiamo l’intervento doveroso, decisivo e fattivo del prefetto, la presenza diuturna ed operosa del commissario straordinario, l’attenzione attiva di tutte le forze politiche regionali e nazionali, affinché, ognuno per il proprio ruolo e responsabilità, contribuisca alla risoluzione dei problemi che affliggono i cittadini empedoclini e la città di Porto Empedocle”.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *