“METODO MORDINO”, I GIUDICI DESCRIVONO COME L’EX FRATE AVREBBE UTILIZZATO UNO STANDARD COSTANTE
Adesso la vicenda approda in appello. I giudici nella sentenza hanno tracciato un “metodo” con il quale costantemente l’ex frate avrebbe commesso i reati sessuali su minori
Il collegio giudicante del Tribunale di Sciacca, nella motivazione della sentenza di condanna all’ex frate Davide Mordino condannato a nove anni e otto mesi(Il pubblico ministero Alessia Sinatra aveva chiesto 15 anni) per abusi sessuali su minori, descrive la catena accusatoria come frutto di “un metodo Mordino”. Lo si legge in un articolo pubblicato a firma di Giuseppe Pantano sul Giornale di Sicilia di oggi.
I giudici hanno riempito 70 pagine per motivare la sentenza di condanna costruita su dichiarazioni testimoniali, ma anche su prove a discarico. Hanno tracciato “un metodo Mordino” considerando attendibili le testimonianze esterne ed interne, ma anche di adulti che hanno confermato “l’adozione di un identico metodo seguitio dall’imputato per il soddisfacimento dei propri bisogni sessuali”. A due dei tre minori, Moredino deve risarcire anche 12 mila euro a testa.
Secondo il “metodo”, Mordino avrebbe avvicinato i ragazzi con la scusa di fargli fare un test sulla sensibilità corporea ai quali sarebbero seguiti gli abusi sessuali.L’ex frate si è sempre proclamato innocente e a favore suo ci sono testimonianze di diversi parrocchiani. La difesa di Mordino si è basata anche sostenendo la tesi di un complotto ordito, in modo specifico, da due persone adulte che avrebbero indotto i minori a sostenere accuse “gravemente infamanti” sull’ex frate.
La vicenda giudiziaria, adesso, proseguirà in appello.