SOGEIR, L’EMERGENZA E’ SOLO RIMANDATA. SOLITE PROMESSE, SOLITI PROBLEMI

E’ anomalo che diversi Comuni non paghino le fatture creando disagi alla comunità

Taluni dicono che è finita l’emergenza rifiuti. I mezzi sono tornati sulla strada ad effettuare la raccolta dei rifiuti. Bastano solo le promesse dei sindaci morosi nei confronti della Sogeir è decretare la fine dell’emergenza? Certamente no. E siccome a noi del Corriere di Sciacca dà fastidio essere presi per i fondelli, diciamo chiaramente che il problema della mancanza di liquidità della Sogeir si ripresenterà.

Non è certamente l’avvicendamento del Commissario straordinario che mette le cose nel posto giusto. Dimino è certamente un ottimo funzionario regionale, come del resto lo sono stati Furioso e Raitano, gli ultimi due che hanno avuto l’onere di gestire la liquidazione della Sogeir.

Il nocciolo della questione risiede nell’adempimento da parte dei Comuni a pagare regolarmente le fatture che emette la Sogeir per l’espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Come, del resto, fanno tanti Comuni, come Sciacca, Ribera, Caltabellotta, Santa Margherita Belice e altri ancora. Purtroppo, sono in molti a non onorare le scadenze. Ma non si tratta di ritardi accettabili. Molti Comuni non pagano da molto tempo, accumulando ingenti somme da versare alla Sogeir.

Dunque, il ritorno dei mezzi sulla strada dipende solo dall’acconto che i Comuni morosi verseranno alla Sogeir. Poi, tutto proseguirà come è accaduto fino ad oggi. Cioè con le minacce di scipoeri, con le minacce di blocchi dei ezzi, con le minacce della non racolta dei rifiuti. Poi la solita Assemblea, poi le solite promesse.

La vita gira, e girano anche altre cose nel vedere che le precarietà, nel nostro territorio, assumono i profili della costanza, della replicabilità ad oltranza.

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